Esplorazione del dolore: debutta “Psicosi delle 4:48” a Cagliari

Venerdì 18 ottobre 2024, Casa Saddi ospita un’opera di grande impatto emotivo, portata in scena da Giovanni Trudu e Ilaria Alice Tore. Un viaggio tra le parole di Sarah Kane che affronta temi complessi come la depressione, l’amore e la follia, invitando il pubblico a una riflessione profonda.

Il 18 ottobre 2024, il sipario si alza su “Psicosi delle 4:48” presso Casa Saddi a Cagliari, con inizio fissato alle ore 21.00. Questa opera, scritta da Sarah Kane, rappresenta il lavoro maturo di un giovane talento della scena teatrale sarda, Giovanni Trudu, che ha realizzato non solo la regia, ma anche l’allestimento e i costumi. La produzione appartiene a Il Crogiuolo, un centro dedicato all’intervento teatrale. L’interpretazione di Ilaria Alice Tore come protagonista aggiunge ulteriore valore a questo progetto, che si propone di affrontare tematiche universali attraverso una narrazione intensa e cruda.

“Psicosi delle 4:48” è considerato il “testamento” di Sarah Kane, drammaturga britannica che, dopo aver completato l’opera, si tolse la vita all’età di soli 28 anni. Il testo si presenta come un monologo autobiografico caratterizzato da una scrittura frenetica, in cui parole e numeri si intrecciano creando un labirinto emotivo. Questo ritmo incalzante riesce a evocare ansie e dubbi, ponendo una domanda centrale: “qual è il ritmo della follia?”. La protagonista, in una continua esplorazione dei propri tormenti, si trova a vivere una condizione di presenza e assenza di sé.

Il messaggio profondo di Sarah Kane

Il titolo dell’opera, “4:48”, rimanda al momento della notte in cui statisticamente avvengono più suicidi, dando voce a una protagonista immersa in una profonda introspezione. La drammaturga, descritta come una persona sensibile e non binaria, esprime attraverso le sue parole un desiderio urgente di essere ascoltata e compresa. La sua solitudine, rabbia e desiderio d’amore emergono con violenza, creando un contrasto tra sentimenti intensi e la dura realtà della sua esistenza. Le sue parole, per quanto dure, si caricano di un amore incondizionato, e rappresentano un atto di coraggio nel mettere a nudo le proprie vulnerabilità.

Le pagine vuote e le visioni descritte nel testo, come la “neve nera”, riflettono il profondo malessere della protagonista. Il momento culminante, in cui chiede di “aprire le tende”, diventa un appello emotivo che coinvolge lo spettatore in un’esperienza condivisa di sofferenza e speranza. Giovanni Trudu, attraverso la sua regia, instaura un patto con il pubblico, invitandolo a partecipare a questo estremo atto di amore e vulnerabilità.

L’eredità di un teatro radicale

Sarah Kane, attiva tra il 1971 e il 1999, ha segnato il panorama teatrale contemporaneo con il suo stile radicale e profondamente emotivo. Il suo lavoro si collega al movimento del In-Yer-Face Theatre, che emerse negli anni ‘90 e si contraddistinse per la brutalità e la franchezza nel rappresentare esperienze umane. Temi come la sofferenza, la violenza e la depressione si intrecciano in una scrittura che sfida le convenzioni, invitando gli spettatori a confrontarsi con realtà disturbanti e talvolta dolorose.

La performance teatrale che andrà in scena a Casa Saddi trae forma attraverso una scenografia essenziale, con pochi elementi di scena e costumi che comunicano un profondo senso di alienazione e frammentazione dell’identità. Ilaria Alice Tore inizia la sua interpretazione con un’immagine ironica e “camp”, mostrando repentini cambi di umore che trasmettono l’intensità del suo percorso. L’uso di audio disturbanti e proiezioni visive arricchisce ulteriormente l’esperienza, creando un ambiente coinvolgente in cui lo spettatore è continuamente chiamato a confrontarsi con la sofferenza della protagonista.

L’opera di Sarah Kane continua a vivere, sfidando le generazioni future a riflettere sulla complessità delle emozioni umane e sull’importanza di dare voce a chi vive nel silenzio del dolore.

About Tomaso Pisano

Appassionato di videogiochi e musica, di sport nello specifico calcio. Animatore presso matrimoni, studente di beni culturali sezione archeologica.

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