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Il pane in Sardegna: un alimento simbolo della cultura mediterranea

La Giornata mondiale del pane rappresenta un’opportunità per valorizzare la tradizione e sostenere i panificatori locali, testimoniando l’importanza di un cibo che va oltre il semplice nutrimento, ma rappresenta comunità e condivisione.

Il 16 ottobre, in occasione della Giornata mondiale del pane, gli artigiani sardi si preparano a celebrare questo alimento essenziale, simbolo della tradizione e della cultura mediterranea. Marina Manconi, panificatrice e Presidente di Confartigianato Gallura, sottolinea l’importanza del pane non solo come fonte di sostentamento, ma anche come elemento che unisce le comunità. Con una produzione annuale che sfiora le 100mila tonnellate, la Sardegna vanta circa 930 panifici attivi, i quali ogni giorno sfornano circa 3mila quintali di prodotto fresco. L’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, basata su dati Istat, evidenzia la varietà di prodotti offerti, tra cui il tradizionale Civraxiu, il Coccoi, e il Moddizzosu, solo per citarne alcuni.

Marina Manconi mette in evidenza i sacrifici che i panificatori affrontano quotidianamente, dalla scarsità di manodopera ai crescenti costi delle materie prime. Nonostante le difficoltà, l’amore per il proprio lavoro e la qualità del prodotto finale rappresentano fonti di grande soddisfazione. Manconi afferma: “È ingiusto far mancare il pane alla popolazione”, sottolineando come, anche nei momenti di crisi, il pane resti un elemento fondamentale della dieta. Inoltre, nel contesto attuale di sfide globali come conflitti e cambiamenti climatici, la panificazione artigiana si rivela un modo per preservare tradizioni culinarie e conoscenze locali.

La qualità del pane artigianale e l’importanza della tradizione

La Giornata mondiale del pane diventa, quindi, un momento cruciale per riflettere sull’importanza della panificazione artigianale. Secondo Manconi, il pane prodotto artigianalmente si differenzia per l’uso di ingredienti semplici e naturali. Ogni panificio mantiene tecniche tradizionali, tramandate di generazione in generazione, che garantiscono la qualità del prodotto. “Celebrare questa giornata significa onorare un alimento essenziale e sostenere l’artigianato locale”, afferma la Presidente di Confartigianato Gallura, sottolineando l’importanza di un consumo consapevole che valorizzi la sostenibilità e la qualità.

Ogni giorno, i panificatori sardi si dedicano alla preparazione di diverse varietà di pane, da quello alla ricotta a quello con le olive, tutti caratterizzati da un profumo inconfondibile che riempie l’atmosfera e scalda il cuore. Tuttavia, Manconi avverte che dietro il prodotto finito c’è un lavoro intenso e appassionato che richiede attenzione e dedizione. L’obiettivo resta quello di offrire al consumatore un’esperienza gustativa unica, nel rispetto della salute e del benessere.

La lotta contro la disinformazione e il consumo di prodotti non artigianali

Manconi esprime preoccupazione per la disinformazione che circola riguardo alla nutrizione, che spesso demonizza il pane come alimento da eliminare dalle diete. “Il pane fornisce al corpo umano amido, proteine vegetali, vitamine e minerali necessari per una dieta equilibrata”, spiega. Queste affermazioni si basano su studi che confermano l’importanza del pane in una dieta sana, in cui almeno il 50% delle calorie proviene dai carboidrati.

In questo contesto, la Presidente di Confartigianato Gallura punta il dito contro i prodotti da forno non artigianali, spesso ricchi di additivi chimici. Questi alimenti possono contribuire all’aumento delle intolleranze alimentari e alla celiachia. Manconi ribadisce l’importanza dei laboratori artigianali come garanzia di qualità e sostenibilità, invitando i consumatori a supportare i panifici locali e a riscoprire le tradizioni culinarie della Sardegna.

La battaglia per la tutela del pane fresco non si limita a una questione di gusto, ma si estende a una questione di sicurezza alimentare e salute pubblica. La Presidente di Confartigianato Sardegna si impegna a riprendere l’azione per la corretta applicazione della legge regionale di tutela del pane, approvata nel 2016, affinché il pane fresco possa essere distintivo rispetto ai prodotti congelati e precotti che invadono il mercato.

La sfida dei panificatori e la necessità di protezione

La situazione attuale impone ai panificatori sardi di affrontare sfide significative, compresa la concorrenza sleale derivante da pratiche di panificazione abusiva. Manconi denuncia l’incremento della vendita di prodotti non conformi alle normative, che non garantiscono la sicurezza alimentare. “È fondamentale proteggere la salute dei cittadini e rispettare il lavoro di chi opera secondo le regole”, afferma, esprimendo la necessità di un intervento legislativo per tutelare il settore.

Inoltre, la crisi delle materie prime, causata da fattori esterni, ha impattato negativamente sui costi di produzione. “Noi artigiani siamo i primi a risentire di questi rialzi”, conclude Manconi, evidenziando come il settore della panificazione rappresenti un bene di prima necessità. Per questo, invita le autorità a implementare interventi specifici che possano alleviare la pressione economica su produttori e consumatori, per garantire la disponibilità di pane fresco e di qualità a tutta la popolazione.

About Tomaso Pisano

Appassionato di videogiochi e musica, di sport nello specifico calcio. Animatore presso matrimoni, studente di beni culturali sezione archeologica.

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