"KOLOSSÒI. Pastorello nell'Isola dei Giganti" a Oristano

“KOLOSSÒI. Pastorello nell’Isola dei Giganti” in mostra a Oristano

Una nuova esposizione contemporanea si apre al Foro Boario di Oristano con “KOLOSSÒI. Pastorello nell’Isola dei Giganti”, un evento che esplora l’incontro tra mito e arte. L’inaugurazione avverrà sabato 19 ottobre alle 18.30. La mostra, curata da Ivo Serafino Fenu, resterà aperta fino al 19 gennaio, offrendo al pubblico un’occasione unica per immergersi nell’universo creativo dell’artista sassarese, Giovanni Manunta, in arte Pastorello.

La città di Oristano rinnova il suo impegno per l’arte contemporanea con una mostra che segue il successo di “Fu**king change”. La nuova esposizione si terrà presso il Foro Boario e sarà visitabile per tre mesi. Il titolo, “KOLOSSÒI. Pastorello nell’Isola dei Giganti”, richiama l’immaginario mitologico legato ai giganti di Mont’e Prama, un simbolo del patrimonio culturale sardo. L’artista Pastorello, noto per la sua pittura ricca di riferimenti culturali e simbolici, rende omaggio a queste statue monumentali senza limitarsi alla loro rappresentazione fisica. Il termine “kolossòi” evoca una dimensione etimologica e filosofica, offrendo una riflessione più ampia sui miti e sulla loro influenza nel mondo contemporaneo.

La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano e sostenuta dalla Fondazione Oristano e dalla Fondazione Mont’e Prama, esplora una visione metafisica dell’isola dei giganti. Giovanni Manunta crea un universo immaginario popolato da creature misteriose e paesaggi surreali. Attraverso oltre sessanta opere, tra cui una monumentale installazione realizzata in collaborazione con il ceramista Salvatore Farci e lo Studio K&P, l’artista riflette sui concetti di forza, fragilità e proporzione, temi ricorrenti nell’arte sarda.

Il dialogo tra arte e mito in mostra a Oristano

Pastorello non si limita a rappresentare il mondo dei giganti, ma esplora l’equilibrio tra natura e soprannaturale. Il curatore Ivo Serafino Fenu sottolinea come l’arte di Pastorello sia “ambigua e depistante”, capace di confondere e sedurre lo spettatore. La pittura, secondo l’artista, non è solo un mezzo espressivo, ma un’arte che inganna, promette e non mantiene, immergendo il pubblico in un mondo di illusioni. In questo contesto, il confine tra mito e realtà si dissolve, offrendo una visione unica di un’isola abitata da giganti e creature ancestrali.

L’influenza del Rinascimento nordico e delle visioni apocalittiche è evidente nelle opere di Pastorello, che propone un dialogo tra passato e presente, tra il mondo antico e quello moderno. L’artista crea paesaggi che fungono da metafora del processo creativo, dove il soprannaturale si mescola con il naturale. La sua arte non cerca di comunicare messaggi precisi, ma di esplorare il potenziale della pittura stessa come forma espressiva. Come afferma Fenu, “la pittura avvicina il soprannaturale alla natura”, unendo dimensioni opposte in una visione artistica unica e originale.

Collaborazioni e sinergie culturali

L’esposizione di Pastorello non è solo un evento artistico, ma anche un’opportunità per promuovere il patrimonio culturale di Oristano e Cabras. Grazie alla collaborazione tra il Comune di Oristano, la Fondazione Oristano e la Fondazione Mont’e Prama, sarà possibile visitare entrambe le mostre con un biglietto combinato. Questa sinergia tra istituzioni locali mira a rafforzare la promozione culturale del territorio, offrendo ai visitatori una visione completa dell’arte e della storia sarda.

Per maggiori informazioni sugli eventi culturali a Oristano, visita il sito della Fondazione Oristano.

About Roberta Ferrau

Studentessa in Scienze della Comunicazione. Grande appassionata di cultura pop e letteratura. Di solito mi occupo di divulgazione letteraria, concentrandomi con maggiore attenzione sulla narrativa fantastica. Quando non sono immersa tra parole e mondi fantastici mi dedico all'esplorazione della comunicazione digitale.

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