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Libertà ritrovata per i grifoni in Sardegna

Un importante passo per il ripopolamento della specie avviene nel sud Sardegna, dove 22 grifoni tornano a volare nel loro habitat naturale, grazie a un programma di reintroduzione che coinvolge diverse istituzioni e associazioni locali.

Nel cuore del sud Sardegna, un evento significativo segna un passo avanti per la conservazione della fauna selvatica. I membri dell’Agenzia Forestas hanno aperto la voliera di ambientamento, liberando 22 grifoni, che da sei mesi si trovavano in cattività. Di questi, 21 provenivano dalla Spagna e uno dalla Francia. Questo programma di ripopolamento si propone di riportare nel sud dell’isola una specie che, da tempo, ha svolto un ruolo cruciale negli ecosistemi locali. I grifoni, considerati un simbolo della fauna sarda, si erano estinti verso la fine degli anni Sessanta, a causa di vari fattori, tra cui la carenza alimentare e l’interazione con le infrastrutture energetiche.

Dopo la liberazione, i grifoni hanno abbandonato rapidamente la voliera, approfittando delle correnti ascensionali per esplorare la zona circostante. Questa prima esperienza di libertà, per molti di loro, rappresentava un momento unico. Tra i grifoni liberati, due erano nati in cattività, figli di animali non più in grado di volare, ospitati in centri specializzati per la fauna selvatica. Ogni movimento dei grifoni ora viene monitorato tramite trasmettitori satellitari, consentendo agli esperti di seguire il loro adattamento al nuovo ambiente.

Monitoraggio e speranze per il futuro

Attualmente, i grifoni non si sono allontanati troppo dalla zona di liberazione. Solo tre di loro hanno esplorato le aree costiere, in particolare tra Muravera e San Priamo. Gli esperti sperano che, nel tempo, questi uccelli si uniscano ai 15 grifoni rilasciati ad aprile. Questo progetto prevede la reintroduzione di oltre 50 esemplari nel corso dell’anno, con l’obiettivo di espandere l’areale della specie a tutta l’isola. Tale iniziativa è cruciale per ricreare un ecosistema naturale che ha sofferto nel tempo a causa dell’alterazione ambientale.

Il rilascio dei grifoni è parte di un progetto più ampio, gestito da Forestas, in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, il Corpo forestale e di Vigilanza ambientale, E-Distribuzione e la Vulture Conservation Foundation. Questi enti lavorano insieme per garantire la salute e il benessere degli animali durante tutte le fasi del progetto, dalla loro cattività al rilascio nel loro habitat naturale.

Un progetto di recupero e consapevolezza

Il programma di ripopolamento è iniziato a maggio, quando i grifoni sono stati trasferiti dalla Spagna a Bonassai, dove hanno ricevuto le cure necessarie durante la quarantena. Qui, gli esperti hanno condotto accurati controlli sanitari per garantire che gli uccelli fossero pronti per il rilascio. Dopo aver confermato il loro buono stato di salute, sono stati preparati per la liberazione il 4 ottobre. L’identificazione degli esemplari è avvenuta tramite un processo di marcatura alare, che ha incluso la decolorazione delle penne. Questa tecnica consente agli studiosi di monitorare i grifoni a distanze considerevoli, facilitando lo studio del loro comportamento e dell’adattamento nel nuovo ambiente.

Il ripristino della popolazione di grifoni in Sardegna non solo contribuisce alla biodiversità dell’isola, ma promuove anche una maggiore consapevolezza riguardo all’importanza della conservazione della fauna selvatica. Progetti come questo rappresentano un modello da seguire per altre iniziative di recupero e sostenibilità ambientale. La collaborazione tra le istituzioni e le associazioni, unita all’impegno della comunità, offre una speranza per il futuro degli ecosistemi locali e per la salvaguardia delle specie a rischio.

About Tomaso Pisano

Appassionato di videogiochi e musica, di sport nello specifico calcio. Animatore presso matrimoni, studente di beni culturali sezione archeologica.

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