L’importanza delle tradizioni agroalimentari per la Sardegna: il progetto Scuola Sarda di Pastorizia alla sua seconda edizione punta a formare nuove generazioni di pastori. Simone Campus, direttore del GAL Anglona Coros, racconta l’evoluzione e gli obiettivi del progetto, che coinvolge aziende locali e realtà estere per garantire un apprendimento innovativo e pratico.
La Scuola Sarda di Pastorizia, giunta alla sua seconda edizione, rappresenta un’iniziativa pionieristica nel panorama sardo. Il progetto, promosso dal Gruppo di Azione Locale (GAL) Anglona Coros, è nato con l’obiettivo di preservare e promuovere il mestiere del pastore, una figura fondamentale nella tradizione sarda. Il direttore del GAL, Simone Campus, intervistato sul progetto, ci ha spiegato come la prima edizione sia stata sperimentale, ma già ricca di risultati significativi.
Campus ha raccontato che nella prima edizione hanno ricevuto 20 domande, selezionando 15 candidati. Di questi, 10 allievi sono riusciti a ottenere l’attestato finale. Un successo non solo per i partecipanti, ma anche per il progetto stesso, che ha permesso di creare un modello formativo accettato ufficialmente dalla Regione Sardegna. Prima della nascita della Scuola Sarda di Pastorizia infatti la figura del pastore non esisteva formalmente nei repertori regionali. Grazie all’iniziativa del GAL, è stata inserita tra le qualifiche riconosciute, individuando le ADA (Aree di Attività) e le competenze necessarie per esercitare la professione. Questo traguardo ha aperto la strada affinché altre scuole accreditate in Sardegna possano attivare corsi simili, rafforzando il tessuto economico e sociale dell’isola.
Un percorso formativo itinerante per i pastori del futuro
La seconda edizione della Scuola Sarda di Pastorizia si arricchisce di nuovi elementi. Simone Campus ha invitato gli interessati a visitare il sito del GAL, www.galac.it, per ottenere tutte le informazioni necessarie e iscriversi al corso. La novità principale di questa edizione è la struttura itinerante del percorso formativo, che si svolgerà non solo in Sardegna, ma anche all’estero e in Sicilia. Gli studenti parteciperanno a visite studio presso aziende ospitanti, dove i docenti terranno lezioni all’aperto, sfruttando casi studio reali.
Campus ha sottolineato che quest’anno ci sarà un focus ancora più marcato sulla pratica e sulle attività laboratoriali, elementi che garantiranno ai partecipanti un’esperienza formativa completa. Le aziende coinvolte, distribuite in tutto il territorio regionale, offriranno un’opportunità unica per immergersi nel mondo della pastorizia, apprendere direttamente sul campo e confrontarsi con professionisti del settore. Tutti coloro che già esercitano la professione di pastore sono invitati a iscriversi al corso, che si propone non solo di formare nuovi pastori, ma anche di aggiornare quelli già attivi.
L’impegno del GAL Anglona Coros nel settore energetico e l’agricoltura sostenibile
Il GAL Anglona Coros, oltre al progetto dedicato alla pastorizia, si impegna anche nel settore energetico e agricolo. Simone Campus ha spiegato che, in questo ambito, il GAL si è dedicato prevalentemente ad attività di promozione di iniziative regionali. Tra queste spicca l’agrivoltaico, una soluzione sostenibile che integra la produzione agricola con quella di energia solare. Il GAL ha supportato il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che prevede strumenti a sostegno di un’agricoltura più sostenibile, valorizzando l’equilibrio tra innovazione e rispetto delle tradizioni.
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