La serie tv su Enzo Tortora firmata da Marco Bellocchio si sposta a Cagliari. Set cinematografici nel vecchio carcere di Buoncammino per raccontare uno dei casi di cronaca più controversi della storia italiana. La città sarda diventa protagonista.
Cagliari si trasforma in un set cinematografico per ospitare le riprese della nuova serie televisiva diretta dal maestro del cinema italiano, Marco Bellocchio. Il progetto racconta la vicenda del celebre presentatore televisivo Enzo Tortora, protagonista di uno dei processi più discussi degli anni Ottanta. Le riprese si sono svolte presso il carcere di Buoncammino, struttura storica situata in posizione panoramica nel capoluogo sardo. Questo luogo, ormai dismesso, rivive attraverso le riprese, trasformandosi in un’importante location per la produzione, che ricostruisce le drammatiche vicende giudiziarie che sconvolsero l’Italia. Tortora, conduttore dell’amatissimo programma “Portobello”, venne coinvolto in un caso giudiziario legato alla camorra che segnò per sempre la sua vita e la sua carriera.
Il carcere di Buoncammino rappresenta uno scenario simbolico per la serie, richiamando le atmosfere di quegli anni e la tragedia personale vissuta da Tortora. La scelta di girare in questa location ha suscitato grande curiosità tra i cittadini cagliaritani, che hanno visto il centro storico animarsi con troupe cinematografiche e attori di rilievo. Il Comune di Cagliari ha collaborato attivamente per garantire la riuscita delle riprese, confermando l’importanza della città sarda come punto di riferimento per le produzioni televisive e cinematografiche nazionali e internazionali.
Marco Bellocchio e il racconto di un caso giudiziario emblematico
Le riprese della serie tv, che dovrebbe essere distribuita su una delle maggiori piattaforme di streaming, non sono passate inosservate nemmeno agli abitanti del quartiere di Buoncammino, che hanno accolto con entusiasmo la presenza della troupe. Marco Bellocchio, uno dei più noti registi italiani, ha scelto con cura il cast per dare volto ai protagonisti di una delle pagine più nere della cronaca italiana. La vicenda di Enzo Tortora, accusato ingiustamente di associazione camorristica e narcotraffico, ha scosso l’opinione pubblica per anni. La sua vicenda umana e professionale, prima distrutta e poi riabilitata, è diventata il simbolo di un sistema giudiziario fallace e della fragilità dei diritti civili.
Il regista ha già affrontato temi delicati e controversi in passato, e con questa nuova produzione conferma la sua capacità di raccontare storie complesse, dove la giustizia e la verità sono protagoniste. Le riprese a Cagliari rappresentano un importante tassello del progetto, che si propone di approfondire non solo l’aspetto processuale ma anche umano della vicenda. Il carcere di Buoncammino, chiuso dal 2014, con le sue celle e i suoi corridoi angusti, offre una cornice perfetta per trasmettere la tensione e il dramma vissuto da Tortora durante i lunghi anni di processo.
Cagliari diventa un set a cielo aperto
Con il passare dei giorni, Cagliari è diventata un vero e proprio set a cielo aperto. Non solo il carcere di Buoncammino, ma anche altri luoghi della città sarda sono stati scelti per ricreare alcune delle scene chiave della serie. Il coinvolgimento della comunità locale è stato fondamentale: molti curiosi hanno assistito alle riprese e hanno avuto l’occasione di interagire con il cast e la troupe, scoprendo i retroscena di una produzione che potrebbe rappresentare uno dei successi televisivi dei prossimi anni.
In particolare, la produzione ha beneficiato del supporto di numerose associazioni locali, oltre che dell’amministrazione comunale, per la realizzazione delle scene più complesse. Questo dimostra ancora una volta il ruolo strategico che la Sardegna e in particolare la città di Cagliari stanno assumendo come poli culturali e cinematografici di grande rilevanza nel panorama nazionale.