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Oggi il volontariato interessa sempre meno ai giovani

Giovani tra disinteresse e nuove opportunità nel volontariato

La ricerca evidenzia un calo di partecipazione giovanile al volontariato, nonostante il riconoscimento dell’importanza di questo settore, specialmente dopo la pandemia. L’indagine mostra come scuola e famiglia possano influenzare l’impegno sociale, ma non sempre in modo positivo.

I giovani e il volontariato: una distanza crescente

Il Centro servizi per il volontariato della Sardegna ha presentato, il 16 ottobre 2024, presso la Fondazione di Sardegna a Cagliari, i risultati di due indagini realizzate dal Centro studi sociali Carlo Carretto. Coordinato da Vania Statzu, lo studio si è concentrato sulle motivazioni che spingono i giovani a dedicarsi al volontariato e sulle ragioni del loro progressivo disimpegno.

La ricerca ha coinvolto diversi interlocutori, tra cui giovani volontari di organizzazioni o Enti del Terzo settore (Ets), ex volontari ora impegnati in ruoli dirigenziali, persone che hanno interrotto il loro impegno e adulti attivamente coinvolti con i giovani nel loro lavoro quotidiano. Le interviste hanno rivelato una certa disillusione verso le modalità tradizionali nell’impegno sociale, percepite come lontane dalle esigenze dei giovani di oggi. Questo distacco è spesso dovuto a una concezione del volontariato ritenuta obsoleta, unita a una scarsa conoscenza delle nuove opportunità, come il Servizio civile universale. Nonostante i giovani siano sempre più consapevoli dell’importanza dell’attivismo e del volontariato, faticano a trovare un ruolo che rispecchi le loro esigenze.

La scuola e il volontariato: alleanze ancora deboli

Un altro aspetto centrale emerso dallo studio riguarda il rapporto tra scuola e volontariato. Molti degli intervistati hanno sottolineato come l’impegno abbia influenzato le loro scelte lavorative, specialmente chi ha iniziato a dedicarsi ad attività sociali già in giovane età. Tuttavia, la scuola non sempre riesce a fornire un supporto adeguato a chi vuole intraprendere questo percorso. Il Centro servizi per il volontariato della Sardegna sta lavorando per rafforzare la collaborazione con le istituzioni scolastiche, al fine di incentivare l’attivismo giovanile e il civismo. Grazie alla riforma del Terzo settore e strumenti come il Ptco (ex alternanza scuola-lavoro), si cerca di avvicinare i giovani al volontariato, facendo leva anche sull’importanza del riconoscimento delle competenze acquisite in ambito scolastico.

I dati mostrano che solo il 20% dei giovani tra i 18 e i 34 anni in Sardegna svolge attività di volontariato, una percentuale che risulta inferiore rispetto alla media nazionale. Inoltre, emerge che le famiglie, pur riconoscendo il valore sociale nell’aiuto verso il prossimo non sempre incoraggiano i figli a intraprendere questo tipo di attività, preferendo che si concentrino su studi e lavoro.

Nuove prospettive per il volontariato giovanile in Sardegna

Per far fronte a queste difficoltà, il Csv Sardegna ha lanciato un progetto di collaborazione con diversi comuni e istituti scolastici dell’Isola. Questo progetto mira a coinvolgere gli studenti in attività di volontariato e cittadinanza attiva, con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale e alla cultura. Sono già stati avviati contatti con 17 istituti superiori e 11 comuni, tra cui Cagliari, Olbia e Sassari. Entro novembre 2024 verranno formalizzate le prime “alleanze sperimentali”, con l’obiettivo di creare un ambiente più inclusivo e dinamico per i giovani che vogliono avvicinarsi al mondo del volontariato.

La sfida principale per le associazioni del Terzo settore resta quella di adattarsi ai cambiamenti generazionali, utilizzando strumenti più moderni come i social media per comunicare e coinvolgere le nuove generazioni. La mancanza di una comunicazione efficace e la scarsa informazione sull’esistenza di progetti come il Servizio civile universale limitano le opportunità di crescita del volontariato giovanile.

About Roberta Grazzini

Artista Spirituale. Amo il canto, il ballo, la musica e le esperienze sensoriali. Esprimo la mia essenza portando il messaggio della comunicazione spirituale tra il visibile e l'invisibile, per ritrovare la propria vera ed unica autenticità, in questo cammino di esperienza chiamato vita.

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