A Mogoro la fotografia internazionale esplora ambiente e società

Il BìFoto Fest torna a Mogoro il 19 e 20 ottobre per la sua XIV edizione, portando con sé esposizioni, premi e incontri. Il festival internazionale di fotografia in Sardegna si concentra quest’anno sul tema della società e del suo impatto ambientale, ispirato dal brano Society di Eddie Vedder.

Il 19 ottobre, il borgo di Mogoro, nel cuore della Sardegna, accoglie la XIV edizione del BìFoto Fest, festival internazionale della fotografia, che si propone di esplorare attraverso l’obiettivo dei fotografi la società contemporanea e il suo rapporto con l’ambiente. Il festival, che proseguirà fino al 20 ottobre, avrà un programma intenso di eventi, dalle mostre fotografiche alle letture portfolio, premi e presentazioni di libri. Il tema centrale di quest’anno prende spunto dal brano Society di Eddie Vedder, celebre cantautore statunitense, e si concentra sull’impatto della società umana sul pianeta e su noi stessi.

Le celebrazioni iniziano sabato 19 ottobre alle ore 16:30 con l’inaugurazione ufficiale in Piazza Giovanni XXIII. Qui, i partecipanti assisteranno ai saluti istituzionali e potranno partecipare a una visita guidata delle otto mostre allestite nel centro storico di Mogoro. Tra queste spiccano i tre progetti vincitori del Premio BìFoto: Cédric Dasesson con “Luoghi Comuni”, Alessio Cabras con “Volevo Colori Forti” e Federica Zani con “Where the Wild Things Went?”. Il percorso espositivo si estende lungo le strade del paese, trasformate in un museo a cielo aperto, dove le fotografie resteranno esposte 24 ore su 24 per tutta la durata del festival.

Fotografia internazionale e protagonisti

Tra gli ospiti di quest’anno si distingue il fotografo danese Søren Solkær, il cui progetto “Black Sun” è stato in parte realizzato proprio in Sardegna. A completare il panorama internazionale del festival ci sono mostre come “Beyond Plastic Nets” di Annalaura Cattelan e “Le città sottili” di Dario De Dominicis. Ed ancora “Enguera” di Stephanie Gengotti e “ReExist”, un progetto collettivo del gruppo Ronin composto da Alfredo Bosco, Giacomo d’Orlando e Karl Mancini. La giornata del 19 ottobre si concluderà alla Fiera dell’Artigianato Artistico della Sardegna con la Festa BìFoto. La festa sarà accompagnata dalla live band The Corners, che offrirà uno spettacolo acustico attraverso cinquant’anni di musica.

Domenica 20 ottobre, a partire dalle 10, ci sarà un altro momento di grande interesse per i partecipanti: le letture portfolio. Questi incontri saranno curati dai fotografi Dario Coletti, Dario De Dominicis, Sandro Iovine e Stephanie Gengotti, che selezioneranno tre progetti vincitori di altrettanti premi. Tra i riconoscimenti, la possibilità di vedere il proprio lavoro esposto tra le vie di Mogoro nelle prossime edizioni del festival.

Libri e fotografia nel cuore della Sardegna

Sempre domenica, nella sala convegni della Fiera dell’Artigianato Artistico della Sardegna, si terranno due interessanti presentazioni di libri fotografici. Alle 10:30 verranno presentati Tundhimentas di Francesco Pintore e In the Name of Wellness di Karl Mancini. Questi due lavori esplorano diverse sfaccettature della nostra società, dalla preservazione delle tradizioni alla riflessione sull’industria del benessere.

Il festival si concluderà nel suggestivo Parco Archeologico Nuraghe Cuccurada alle 18 con l’inaugurazione della mostra fotografica “Society. Ho perso la strada tra le tue mura”, un progetto realizzato dagli studenti della scuola di fotografia milanese FPschool, visitabile fino al 31 ottobre. L’intero evento è organizzato dall’Associazione Culturale BìFoto con il sostegno della Fondazione di Sardegna e del Comune di Mogoro, sotto la direzione artistica di Vittorio Cannas e Stefano Pia.

Per maggiori dettagli sul programma e sugli artisti presenti, è possibile visitare il sito ufficiale del festival, BìFoto Fest, dove si trova anche la mappa delle mostre e gli orari delle presentazioni.

About Federica Cardia

Studentessa in beni culturali, cuoca e mamma a tempo pieno. Dopo il diploma come tecnico per il turismo e svariati anni alla ricerca dell'occupazione che più mi si addice, tra cucine, pulizie, e corse in motorino per consegnare raccomandate, ho varcato anche la soglia dell' università alla veneranda età di quasi 30 anni. Fuori corso a causa di diverse vissicitudini, la migliore la mia bambina di 8 mesi, Dafne. Ora giunta quasi alla fine di questo percorso formativo, sarò qui presente per qualche tempo a scrivere per voi.

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