L’arte contemporanea torna protagonista a Oristano con “KOLOSSÒI” di Pastorello
Sabato 19 ottobre, Oristano inaugura un nuovo appuntamento con l’arte contemporanea grazie alla mostra “KOLOSSÒI. Pastorello nell’Isola dei Giganti”, ospitata nei suggestivi spazi del Foro Boario. L’evento, prolungamento del Festival Dromos, offrirà al pubblico un’immersione nell’universo metafisico e visionario dell’artista sassarese Giovanni Manunta, in arte Pastorello. Promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano, con il supporto della Fondazione Oristano e della Fondazione Mont’e Prama, la mostra rimarrà aperta fino al 19 gennaio 2024.
Una visione tra mito e realtà
La mostra, curata da Ivo Serafino Fenu, mette in scena una narrazione ambigua e affascinante, che esplora il rapporto tra mito e realtà. Il titolo stesso, “KOLOSSÒI”, richiama i celebri Giganti di Mont’e Prama, le monumentali statue nuragiche scoperte a Cabras, ma va oltre una semplice celebrazione. Attraverso un linguaggio pittorico sofisticato, Pastorello riflette su un’isola popolata da giganti e creature mitologiche, proponendo una visione metafisica e metastorica del passato sardo. Come spiega il curatore Fenu, il termine “kolossòi” non si riferisce soltanto alle statue, ma alla dimensione poetica e narrativa che le circonda, arricchita da un complesso intreccio di simboli e immagini.
Giovanni Manunta, noto nel panorama artistico contemporaneo sardo, rifiuta le convenzioni tradizionali, creando paesaggi metaforici che sfidano il concetto stesso di realtà. Le sue opere, ricche di riferimenti culturali che spaziano dal Rinascimento nordico fino a visioni apocalittiche, ingannano l’osservatore, promettendo interpretazioni che poi sfumano in ambiguità. La pittura per Pastorello non è mai solo una questione di tecnica, ma diventa un processo che si interroga sul significato dell’arte stessa. Nel suo mondo, il confine tra naturale e soprannaturale si dissolve, dando vita a scenari sospesi tra sogno e visione.
Comune di Oristano e Fondazione Oristano sostengono l’evento con l’obiettivo di rafforzare il ruolo del Foro Boario come polo culturale di riferimento per l’isola.
Oltre sessanta opere per un viaggio visivo
La mostra, che rappresenta la più ampia retrospettiva dedicata a Pastorello, include oltre sessanta opere, molte delle quali inedite. Tra queste spicca una monumentale installazione realizzata in collaborazione con il ceramista Salvatore Farci e lo Studio K&P. L’installazione rivela il significato nascosto del titolo, in un gioco di rimandi tra mito e arte contemporanea. Ogni opera esposta riflette la capacità dell’artista sassarese di creare una “trappola visiva”, in cui l’osservatore si perde in paesaggi simbolici e misteriosi.
Il percorso espositivo permette di passare con facilità dal mondo di Odisseo a quello di Gulliver, in una fusione di immaginari in cui il mito si confonde con la realtà quotidiana. Il curatore Fenu sottolinea come l’arte di Pastorello possa far sentire chiunque piccolo e fragile di fronte alla grandezza dei giganti, evocando figure come Don Chisciotte davanti ai mulini a vento. L’installazione di Farci e K&P rappresenta una sfida alla percezione, invitando il pubblico a riconsiderare il proprio rapporto con la dimensione dello spazio e del tempo.
L’assessore alla cultura di Oristano, Luca Faedda, ha espresso soddisfazione per la mostra, considerata un momento chiave per riaffermare il Foro Boario come punto di riferimento per l’arte contemporanea in Sardegna. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Mont’e Prama, sarà possibile acquistare un biglietto combinato che consentirà di visitare sia la mostra al Foro Boario sia quella dei Giganti di Mont’e Prama, creando così un interessante legame culturale tra le due esposizioni.