In occasione di Sharper, l’evento dedicato alla divulgazione scientifica, il professore Giuliano Mallocci apre le porte del Museo di Fisica dell’ateneo per una serie di incontri pensati per avvicinare sia i più giovani che gli adulti al mondo della fisica.
Intervistiamo il professore Giuliano Mallocci, che ci racconta l’iniziativa in programma al Museo di Fisica dell’ateneo, nell’ambito della manifestazione Sharper, dedicata alla divulgazione scientifica. Mallocci, appassionato di scienza e insegnamento, ci parla del suo impegno nel rendere la fisica accessibile a tutti. “Il Museo di Fisica è un luogo speciale”, afferma il professore, “perché non è solo uno spazio espositivo, ma un ambiente interattivo dove chiunque può sperimentare e comprendere le leggi fisiche attraverso attività pratiche”.
Secondo il professore Mallocci, l’obiettivo primario di Sharper è quello di avvicinare le persone alla scienza, e il museo svolge un ruolo fondamentale in questo processo. “Per noi”, spiega, “è essenziale coinvolgere i bambini, ma anche gli adult. Vogliamo che chi visita il museo possa toccare con mano le scoperte scientifiche, e per farlo organizziamo laboratori e dimostrazioni dal vivo.
Sharper e il ruolo del museo nel coinvolgimento del pubblico
Il Museo di Fisica dell’ateneo si prepara quindi ad accogliere visitatori di tutte le età, con un programma ricco di eventi durante Sharper. Giuliano Mallocci racconta con entusiasmo come l’interattività sia al centro delle attività proposte: “Durante la manifestazione. Questo permette un apprendimento più efficace e divertente”.
Il professore, oltre a descrivere le attività per il pubblico più giovane, si concentra anche sull’importanza di coinvolgere il pubblico adulto. “Non vogliamo limitarci ai bambini”, aggiunge, “ma desideriamo che anche gli adulti possano scoprire o riscoprire la bellezza della fisica. Spesso pensiamo che la scienza sia qualcosa di lontano e complesso, ma in realtà la fisica spiega fenomeni che viviamo ogni giorno”.