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Il grifone in Sardegna: si celebra il cinquantesimo per la sua salvaguardia

Tavola rotonda a Cagliari il 26 ottobre per discutere i progressi del progetto LIFE Safe for Vultures. Il Parco naturale di Molentargius ospiterà un evento dedicato alla conservazione del grifone in Sardegna. Scienziati, ambientalisti e testimoni storici condivideranno i risultati ottenuti in questi cinquant’anni.

Il grifone è uno dei simboli della biodiversità sarda. Per questo, sabato 26 ottobre, il progetto LIFE Safe for Vultures terrà una tavola rotonda al Parco naturale regionale di Molentargius, a Cagliari, per celebrare mezzo secolo di impegno nella conservazione di questa specie. Questo incontro vedrà la partecipazione di scienziati, ambientalisti e figure storiche che hanno contribuito alla protezione di questi rapaci in Sardegna. L’evento inizierà alle 15:30 con saluti istituzionali e la proiezione di un video sull’ultima liberazione di grifoni, avvenuta il 9 ottobre a Villasalto.

Storia della conservazione del grifone in Sardegna

Il grifone è un elemento chiave degli ecosistemi sardi. Tuttavia, la sua presenza sull’isola ha subito un drastico declino nel dopoguerra, quando si era quasi estinto. Il primo progetto di conservazione dedicato a questa specie risale agli anni ’70, quando il Wwf, tra il 1974 e il 1977, avviò l’iniziativa “Rapaci della Sardegna”. Questo programma puntava a monitorare la popolazione di grifoni e a creare nuove aree protette nelle zone di Bosa, Alghero e Oliena. Tra gli interventi chiave vi fu anche l’installazione di stazioni di alimentazione supplementare per sostenere la popolazione in difficoltà.

Dopo quel primo passo, altre associazioni come Lipu e Legambiente si unirono alla causa. Le loro iniziative miravano a sensibilizzare il pubblico e a promuovere la salvaguardia del grifone. Oggi, grazie al sostegno dell’Unione Europea e del programma LIFE, la popolazione del grifone in Sardegna è in aumento, ripopolando anche aree dove era scomparsa.

Tavola rotonda: un incontro di esperti per il futuro del grifone

Il progetto LIFE Safe for Vultures è coordinato dal Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, in collaborazione con l’Agenzia Forestas e il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna. Oltre a loro, partecipa anche la Vulture Conservation Foundation e e-distribuzione, aziende impegnate nella conservazione dell’ambiente.

L’evento di sabato vedrà la proiezione di un video realizzato dai documentaristi Susan e Olav Koenig, che mostra il rilascio di 22 grifoni nel Sud Sardegna. Questo momento rappresenta un’importante tappa nel percorso di conservazione della specie. Il video, dedicato alle fasi preparatorie e all’involo dei grifoni, permetterà al pubblico di comprendere meglio l’importanza di questi interventi.

Ad aprire la tavola rotonda sarà Fiammetta Berlinguer, docente dell’Università di Sassari e responsabile scientifica del progetto. Seguirà una discussione moderata dall’ornitologo Mauro Aresu, con la partecipazione di esperti come il fotografo naturalista Domenico Ruiu e Enea Beccu, ex dipendente dell’Azienda Foreste Demaniali.

L’importanza del progetto LIFE Safe for Vultures

Il progetto LIFE Safe for Vultures ha svolto un ruolo cruciale nella tutela del grifone, coinvolgendo diverse istituzioni e figure professionali. Tra i partecipanti alla tavola rotonda figurano anche Francesco Guillot, presidente della Lipu Sardegna, Alfonso Campus e Federico Nurchis dell’associazione L’altra Bosa, nonché rappresentanti dell’Agenzia Forestas e del Wwf Italia. L’incontro si concluderà con l’intervento di José Tavares, direttore della Vulture Conservation Foundation, che parlerà delle prospettive future del progetto e delle sfide che ancora attendono la comunità scientifica.

L’importanza della conservazione del grifone non riguarda solo l’ecologia, ma ha un forte valore simbolico per la Sardegna. Gli sforzi delle organizzazioni coinvolte, tra cui la Vulture Conservation Foundation, rappresentano un esempio di come la collaborazione tra istituzioni e associazioni possa produrre risultati tangibili per la tutela della biodiversità.

About Roberta Ferrau

Studentessa in Scienze della Comunicazione Artistica. Grande appassionata di cultura pop e letteratura, in particolare narrativa fantastica. Quando non sono immersa in mondi fantastici mi dedico all'esplorazione della comunicazione digitale e tradizionale.

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