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Un viaggio tra cultura e identità al festival di Oristano

Sabato 26 e domenica 27 ottobre, il festival “Andalas Culturalis, Literaduras, Idiomas” si svolgerà all’Hostel Rodia di Oristano. Sotto la direzione artistica di Vincenzo Pisanu, l’evento si propone di esplorare il legame tra lingua, poesia e identità culturale.

Il weekend del 26 e 27 ottobre 2024 segna l’inizio della seconda edizione del festival “Andalas Culturalis, Literaduras, Idiomas. Oddeu Regionali”, un’iniziativa delle Acli Provinciali di Oristano. L’evento si terrà presso l’Hostel Rodia, un luogo che diventa un palcoscenico per riflessioni culturali e artistiche. La direzione artistica di Vincenzo Pisanu promette di condurre i partecipanti in un viaggio attraverso le tradizioni linguistiche e poetiche locali, mirato a rinnovare la visione del futuro. L’obiettivo principale del festival è quello di esplorare come le diverse espressioni culturali possano interagire e danzare insieme, creando un’esperienza vivace e coinvolgente.

Daniela Masia Urgu, presidente delle Acli Provinciali di Oristano, ha descritto l’evento come un’opportunità per ricordare l’importanza della lingua come elemento vivo e fondamentale della cultura. Durante il festival, le arti della musica, della poesia e della letteratura diventeranno protagoniste di una rappresentazione quasi teatrale, dove ogni parola e suono avrà il potere di evocare emozioni e riflessioni. “Il festival vuole far danzare le parole e i suoni delle diverse varietà linguistiche”, ha dichiarato Masia, sottolineando il valore delle lingue locali come testimoni di una storia e di un’identità collettiva.

Un programma ricco di eventi culturali

Il programma del festival prevede un inizio vibrante sabato alle 16:00, con una performance di Paolo Vanacore, che segna il saluto d’apertura dell’evento. Seguirà la presentazione del libro “Poetosofia”, scritto da Michele Pinna, che esplorerà il pensiero poetante dell’autore. A seguire, Vincenzo Pisanu presenterà il suo libro “Arramaduras”, un lavoro che si ispira al rito dell’infiorata, dove i rami e i petali di fiori cospargono le strade durante le processioni religiose.

L’evento si arricchirà ulteriormente con la relazione di Maurizio Virdis, che approfondirà la figura del poeta Antonino Mura Ena, mettendo in luce la sua poetica e la sua storia. Ivo Vacca tratterà invece il tema della cultura sarda come un modo per combattere la solitudine. La prima giornata del festival si concluderà con un intervento di Daniela Masia, che riassumerà le tematiche affrontate.

Un focus sull’identità culturale

Domenica 27 ottobre, il festival riprenderà alle 10:00 con una serie di relazioni, tra cui quella di Daniela Masia, che spiegherà il significato di un festival come questo. Mario Marras parlerà dei poeti del Novecento a Sassari, mentre Eleonora Piras e Vitalia Piras discuteranno dell’importanza della lingua e dell’identità a scuola. Altri relatori, come Giampaolo Salaris e Antonello Bazzu, approfondiranno rispettivamente la poetica del teatro sardo e il premio Culleziu.

Il pomeriggio si aprirà con “Poesia in festival”, un segmento che vedrà protagonisti Tea Salis e Marco Lais, che porteranno sul palco una fusione di poesia, jazz e swing. Saranno presenti anche diversi poeti e artisti provenienti da diverse località della Sardegna, tra cui Luciano Corona, Maria Giuliana Campanelli, e Anna Vittoria Perotto, che contribuiranno con le loro esibizioni.

Prima dell’intervento conclusivo di Daniela Masia, il festival presenterà una video poesia, arricchendo ulteriormente l’esperienza culturale. Questo evento non solo celebra la ricchezza della cultura sarda, ma si propone anche di rafforzare legami tra le diverse espressioni artistiche, creando un ambiente stimolante per tutti i partecipanti.

About Tomaso Pisano

Appassionato di videogiochi e musica, di sport nello specifico calcio. Animatore presso matrimoni, studente di beni culturali sezione archeologica.

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