Un viaggio nella scena contemporanea della drammaturgia di BAM Teatro che celebra artisti emergenti e nuovi linguaggi teatrali, in un’ottica di rinnovamento culturale e generazionale. La prima edizione della rassegna “Discovery” si svolge al Teatro Alkestis di Cagliari dal 26 ottobre al 13 dicembre 2024.
La rassegna “Discovery / Nuove scritture e linguaggi della scena contemporanea” si presenta come un’importante iniziativa del BAM Teatro, un’associazione attiva nella promozione della cultura e della drammaturgia contemporanea. Questo progetto, che prende il via grazie al supporto della Regione Autonoma della Sardegna e alla Fondazione di Sardegna, si pone l’obiettivo di mettere in luce le opere di artisti emergenti e le nuove realtà del teatro indipendente italiano. Dopo i difficili anni della pandemia, la scena teatrale italiana cerca un rilancio, e questa rassegna rappresenta un passo significativo in quella direzione. Gli spettacoli in programma, quattro titoli in tutto, vengono presentati per la prima volta in Sardegna e si svolgono dal 26 ottobre al 13 dicembre 2024 presso il Teatro Alkestis di Cagliari, un luogo iconico per il teatro di ricerca nella città.
“Discovery” non si limita a una semplice programmazione di spettacoli, ma si propone di esplorare la nuova drammaturgia attraverso una selezione di testi originali e adattamenti. L’intento è quello di favorire un dialogo tra le generazioni, con uno sguardo attento alle tendenze emergenti e ai linguaggi contemporanei. La rassegna offre un’opportunità per riscoprire la scrittura teatrale, un ambito in cui BAM Teatro si è sempre distinta, cercando di promuovere opere significative e stimolanti. Durante il periodo della rassegna, si svolgono anche eventi collaterali, come il ciclo di incontri “Rispedire al mittente”, dove si discute delle parole chiave della comunità, con l’aspettativa che queste tornino a vivere in un nuovo contesto.
Il programma degli spettacoli: un ricco palinsesto di opere di denuncia e introspezione
L’apertura della rassegna avviene con lo spettacolo “Confinati”, che si tiene sabato 26 e domenica 27 ottobre, alle ore 21. In questo lavoro, Andrea Bosca interpreta un adattamento di “La Catena” di Emilio Lussu, con la drammaturgia di Nicola Fano. Lussu, patriota sardo e intellettuale, offre una visione critica del regime fascista, descrivendo il suo rifiuto di qualsiasi compromesso. La sua scrittura diventa un documento storico che invita a riflettere sulle dinamiche di potere e sulla libertà. L’interpretazione di Bosca, attore acclamato sia al cinema che a teatro, promette di offrire una performance intensa e coinvolgente. Questo spettacolo, a suo modo, si configura come un’importante lezione di storia, che offre spunti di riflessione sul passato e sul presente, mentre la rassegna si prepara a proseguire verso nuove scoperte.
Dopo l’apertura, il programma prosegue con “Me ne vado”, un’opera scritta, diretta e interpretata da Anna Piscopo, in scena con Marial Bajma Riva. Questo spettacolo, che si tiene il 16 e 17 novembre, affronta il tema dell’attesa attraverso le vicende di due adolescenti, rappresentando una riflessione sul disagio giovanile. La pièce, finalista del Premio InDivenire 2024, presenta una narrazione cruda e verosimile, che esplora il passaggio dall’infanzia all’età adulta, culminando in una drammatica resa dei conti. Le scelte artistiche di Piscopo e Bajma Riva promettono di dare voce a una generazione in crisi, permettendo al pubblico di immedesimarsi nelle loro esperienze e nei loro timori.
Un’eclettica selezione di voci femminili in scena
Proseguendo nella rassegna, si svolgerà “Vita, morte e miracoli” il 29 e 30 novembre, un lavoro che offre un inedito e sorprendente (auto)ritratto al femminile. Beatrice Schiros, nota per le sue interpretazioni in produzioni di successo, come “Cous-Cous Klan”, porta in scena un racconto autobiografico. L’attrice, con un talento versatile che mescola la comicità e la drammaturgia, si cimenta in una narrazione che esplora le crisi professionali e i dilemmi esistenziali che le donne affrontano oggi. Lavorando tra stand-up comedy e momenti di intensa drammaticità, Schiros riesce a coinvolgere il pubblico, facendo emergere emozioni profonde e situazioni universali attraverso le sue storie.
Infine, il viaggio nella rassegna si conclude con “I Monologhi dell’Atomica”, in programma il 12 e 13 dicembre. Qui, Elena Arvigo e Monica Santoro si confrontano con tematiche di grande attualità, prendendo spunto da due tragici eventi storici: il bombardamento di Nagasaki e il disastro di Cernobyl. Attraverso le voci di donne che hanno vissuto in prima persona queste esperienze, la pièce invita a una riflessione profonda sulle conseguenze delle azioni umane e sull’importanza della memoria collettiva. Arvigo, una delle attrici italiane più apprezzate, propone un lavoro che non solo narra i fatti, ma esplora i sentimenti e le esperienze di chi ha vissuto la tragedia.