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Ripensiamoci in danza: il FIND 42 tra tradizione e innovazione

Al Festival Internazionale Nuova Danza un programma vibrante tra esibizioni e prime assolute, ispirato all’antico e al contemporaneo

Dal 3 ottobre al 9 novembre, il Festival Internazionale Nuova Danza (FIND) inonda di energia e creatività gli spazi di Cagliari con un ricco calendario di appuntamenti, performance e residenze artistiche, raccogliendo artisti da tutto il mondo. Con il tema centrale “Ripensiamoci in danza”, la 42esima edizione del festival rappresenta un punto d’incontro tra il tradizionale e l’innovativo. Sotto la direzione artistica di Cristiana Camba, il FIND 42 prosegue per oltre un mese, distribuendo eventi presso luoghi storici della città come il Bastione Saint Remy, il Teatro Massimo, e il suggestivo Orto dei Cappuccini, oltre ad ambienti contemporanei come Sa Manifattura e il Centro di Quartiere di Mulinu Becciu (Mu.be).

Con 31 giornate intense, il festival offre una varietà di spettacoli, masterclass e workshop. 34 formazioni artistiche, tra cui 28 italiane e sei internazionali provenienti da Svizzera, Spagna, Malta, Germania, e Olanda, arricchiscono la kermesse con 18 prime e 37 titoli diversi. Tra questi spiccano nomi di rilievo della danza contemporanea, con proposte creative e sperimentali che esplorano il rapporto tra corpo, spazio e pubblico. Un’opportunità, quindi, per riscoprire e rinnovare il linguaggio della danza e le sue implicazioni sociali, storiche e identitarie in contesti sempre nuovi.

“Imbalance”: il Dioniso tra razionale e irrazionale

Uno degli appuntamenti più attesi del FIND 42 è il debutto dello spettacolo “Imbalance, the contradictory nature of Dionysus” della compagnia svizzera Idem, fondata nel 2011 da Clément Bugnon e Matthias Kass. In prima nazionale e assoluta, “Imbalance” esplora il fascino del dio greco Dioniso, incarnando il contrasto tra il desiderio di controllo e la necessità di abbandonarsi alla propria natura. Matthias Kass e Clément Bugnon uniscono la potenza e la fluidità del movimento per raffigurare la dualità dionisiaca, in una coreografia che alterna fasi dinamiche a momenti più lenti e sognanti.

Dioniso, noto come dio del vino e della liberazione dei sensi, simbolizza la fertilità e l’eccesso, portando in scena una continua tensione tra opposti, da cui scaturiscono energia e bellezza. Il Teatro Massimo di Cagliari accoglie questo spettacolo innovativo nella Sala M1, il 26 ottobre alle 21.00, proponendo uno spaccato del dualismo umano in bilico tra la ragione e l’irrazionalità. Durante l’intervallo, gli spettatori avranno la possibilità di partecipare all’evento “AperiDanza”, una performance site-specific pensata per approfondire la riflessione sulla danza.

Per saperne di più sulla compagnia Idem e i loro progetti, è possibile visitare la loro pagina ufficiale, dove sono disponibili informazioni su collaborazioni e residenze artistiche. Inoltre, ulteriori dettagli e il programma completo del festival sono consultabili sul sito del Festival Internazionale Nuova Danza.

La compagnia Idem e un successo in continua crescita

La compagnia Idem, nata dalla collaborazione tra Bugnon e Kass, ha raggiunto un prestigio crescente grazie a una combinazione di talento coreografico e innovazione. Dopo aver ottenuto successo con la pièce “Idem”, portata in diversi festival europei, il gruppo ha ricevuto riconoscimenti importanti, come il premio della Gauthier Dance Company – TheaterHaus Stuttgart nel 2016 per la coreografia “Becoming” e, nel 2017, il CEPY-Foundation Regional Cultural Prize nel Cantone di Vaud, Svizzera. Dal 2022, la compagnia è Artist in Residence al Théâtre Benno Besson e Performance Collaborator al Phönix Theater Steckborn, confermandosi come un punto di riferimento per la danza contemporanea europea.

FIND 42: una vetrina internazionale della danza contemporanea

Il FIND 42 è un palcoscenico che celebra la vitalità della danza contemporanea, dando spazio a giovani talenti e voci affermate del settore. Con iniziative che spaziano dalle masterclass a workshop specifici, tra cui cinque sessioni con sharing conclusivo, il festival invita il pubblico a sperimentare nuovi linguaggi performativi. Un impegno che porta a Cagliari danzatori, coreografi e appassionati da ogni angolo del mondo, offrendo una panoramica esaustiva sulle ultime tendenze e sperimentazioni artistiche del settore.

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