Festival dell’Altrove a Guasila: ottava edizione in omaggio a Giulio Angioni

Letteratura, musica e incontri culturali riempiono Guasila dal 25 al 27 ottobre. Tra ospiti illustri come Sergio Rizzo, Andrea Maggi e Remo Rapino, la manifestazione celebra l’antropologo e scrittore Giulio Angioni con eventi letterari, laboratori e premiazioni speciali.

Il Festival dell’Altrove è tornato nel cuore della Trexenta con un’intensa programmazione che dal 25 al 27 ottobre, ha riempito le strade di Guasila. Organizzato dal Comune di Guasila con la direzione artistica dello scrittore Matteo Porru, l’evento raggiunge la sua ottava edizione. L’obiettivo di promuovere la letteratura e valorizzare il patrimonio culturale del territorio è stato raggiunto.

Il Festival si caratterizza per la partecipazione di importanti figure della cultura contemporanea, quest’anno Sergio Rizzo, Remo Rapino e Andrea Maggi, noti per le loro opere di narrativa, saggistica e giornalismo. Gli incontri sono sempre dislocati tra i punti più suggestivi di Guasila. Tra questi i caratteristici bixinaus, per celebrare il rapporto tra la cultura e i luoghi storici del paese, creando un’intima connessione tra arte e territorio. L’appuntamento di quest’anno si concentra sull’eredità di Giulio Angioni, antropologo e scrittore originario di Guasila, a cui è dedicato il Premio Giulio Angioni.

Una domenica di cultura con Andrea Maggi e Isabella Ragonese

Domenica 27 ottobre, il Festival dell’Altrove si è aperto con un appuntamento in piazza Municipio. Andrea Maggi – noto al grande pubblico per la sua partecipazione alla serie tv Il Collegio – ha presentato il suo libro “Il mio Socrate” (Giunti). Questo romanzo per adolescenti tocca temi profondi e attuali, affrontati con uno stile ironico e accessibile, con una narrazione ricca di spunti filosofici. La moderazione affidata a Sabrina Sanna, ha guidato il pubblico alla scoperta dei valori e delle domande esistenziali che animano il testo di Maggi, rendendo l’incontro un momento di riflessione sul rapporto tra letteratura e crescita personale.

Nel pomeriggio, al Teatro Fratelli Medas, una tavola rotonda coordinata dal direttore artistico Matteo Porru, che ha esplorato l’eredità letteraria di Giulio Angioni. Tra gli ospiti, Dino Manca dell’Università di Sassari e Duilio Caocci dell’Università di Cagliari, hanno analizzato il contributo di Angioni alla letteratura e all’antropologia italiana. Tommaso Giartosio, finalista del Premio Strega 2024 con il libro “Autobiogrammatica” (Minimum Fax), ha portato una visione autobiografica che unisce la storia personale alla riflessione sul linguaggio. Questa giornata è culminata nella cerimonia del Premio Giulio Angioni, un riconoscimento ai migliori autori e opere di narrativa, saggistica e poesia.

Premiazioni e riconoscimenti: Giacomo Mameli e Geppi Cucciari

L’edizione 2024 del Premio Giulio Angioni include diverse categorie, tra cui Narrativa edita, Narrativa inedita, Saggistica e Poesia, condotte da Matteo Porru e Nicola Corda. Oltre ai premi principali, la manifestazione ha riservato alcuni riconoscimenti speciali a figure di spicco del panorama culturale. Giacomo Mameli, giornalista e scrittore, riceve il Premio alla Carriera per il suo impegno nella valorizzazione della storia e della cultura sarda. A Geppi Cucciari il Premio Speciale per il suo contributo al mondo dell’intrattenimento e della cultura, dimostrando un legame profondo con la sua terra d’origine.

A chiudere l’evento è stata la voce intensa dell’attrice Isabella Ragonese, che ha interpretato alcuni estratti da “Doppio Cielo” di Giulio Angioni. La lettura di Ragonese rappresenta un omaggio emozionante allo scrittore scomparso, regalando al pubblico un’interpretazione che unisce sensibilità e potenza narrativa. Il Festival dell’Altrove si conferma così come un appuntamento imperdibile per chi ama la letteratura e vuole vivere la cultura in connessione con il territorio, grazie anche al supporto della Fondazione di Sardegna e dell’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo.

About Federica Cardia

Studentessa in beni culturali, cuoca e mamma a tempo pieno. Dopo il diploma come tecnico per il turismo e svariati anni alla ricerca dell'occupazione che più mi si addice, tra cucine, pulizie, e corse in motorino per consegnare raccomandate, ho varcato anche la soglia dell' università alla veneranda età di quasi 30 anni. Fuori corso a causa di diverse vissicitudini, la migliore la mia bambina di 8 mesi, Dafne. Ora giunta quasi alla fine di questo percorso formativo, sarò qui presente per qualche tempo a scrivere per voi.

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