Mortalità per caldo estremo in Europa: Italia in testa

Secondo uno studio, l’ondata di caldo record dell’estate 2022 ha provocato oltre 68.000 morti in Europa. L’Italia è il Paese più colpito, con un tragico record di vittime attribuibili al riscaldamento globale. I dati sollevano preoccupazioni per l’urgenza di affrontare le conseguenze del cambiamento climatico

Un’ondata di caldo senza precedenti ha travolto l’Europa nell’estate del 2022, provocando gravi conseguenze. L’Istituto di Barcellona per la salute globale (ISGlobal) ha condotto uno studio che svela un dato allarmante: le elevate temperature hanno causato oltre 68.000 morti, di cui più della metà, ovvero il 56%, è legata al cambiamento climatico indotto dall’uomo. Secondo la ricerca, il riscaldamento globale è stato responsabile di ben 38.154 decessi dei 68.593 totali legati al caldo in quella stagione, dimostrando che senza il riscaldamento antropogenico, buona parte di queste morti non sarebbe avvenuta.

L’Italia, primo in Europa per decessi legati al caldo e al cambiamento climatico

Tra i Paesi europei più colpiti emerge l’Italia, che registra il tragico primato di vittime. Nello specifico, 13.318 delle 18.758 morti legate al caldo avrebbero avuto origine nel riscaldamento antropico, rappresentando un significativo 71%. L’impatto del cambiamento climatico sulla mortalità estiva nel nostro Paese è quindi particolarmente grave, con cifre che superano quelle di Spagna, Germania, Francia e Grecia, altri Paesi ai vertici della triste classifica. Questi dati allarmanti fanno dell’Italia un caso particolarmente critico nel contesto europeo, sollevando interrogativi sull’urgenza di adottare misure di adattamento per proteggere la popolazione.

L’Istituto di Barcellona per la salute globale, che ha pubblicato i risultati nella rivista scientifica npj Climate and Atmospheric Science, ha basato lo studio su un’analisi complessa dei registri di temperatura e di mortalità in 35 Paesi europei. Utilizzando modelli epidemiologici, i ricercatori hanno stimato il numero di morti legate al caldo e hanno trovato un dato sorprendente: nelle regioni meridionali dell’Europa il tasso di decessi attribuiti al riscaldamento antropogenico è doppio rispetto al resto del continente.

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Le conseguenze sociali e sanitarie del cambiamento climatico

Lo studio dell’ISGlobal ha posto in evidenza come il cambiamento climatico, intensificando le ondate di caldo, influisca direttamente sulla salute pubblica, generando un costo umano elevato. Le alte temperature, infatti, sono causa di numerosi problemi di salute, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione, come anziani e malati cronici. La Spagna, con una delle popolazioni più anziane d’Europa, è tra i Paesi dove il cambiamento climatico ha prodotto effetti devastanti, confermando la relazione diretta tra riscaldamento globale e mortalità.

Questo drammatico bilancio evidenzia la necessità di un maggiore impegno internazionale per mitigare gli effetti del riscaldamento globale. Secondo i ricercatori, è essenziale adottare misure preventive come il rafforzamento delle infrastrutture sanitarie, l’installazione di punti di soccorso e la realizzazione di piani di sensibilizzazione pubblica. Inoltre, iniziative come quelle dell’ISGlobal sono indispensabili per monitorare e comprendere meglio gli effetti del cambiamento climatico e pianificare soluzioni a lungo termine, disponibili sui siti ufficiali delle associazioni coinvolte.

Le ricerche dell’ISGlobal hanno fornito una panoramica scientifica dettagliata di come il cambiamento climatico, se non controllato, rappresenti una minaccia crescente per la vita umana e per la stabilità delle nostre società.

About Marina Cossu

Studentessa laureanda di Relazioni Internazionali, appassionata di politica e comunicazione istituzionale.

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