Formazione e pari opportunità: Deloitte indaga sul gender gap nelle discipline Stem
Un nuovo rapporto di Deloitte mette in luce le sfide delle donne nelle Stem, tra discriminazioni e disparità. L’“Osservatorio Stem Deloitte” rivela una situazione critica per quanto riguarda il gender gap, sottolineando come le disuguaglianze nel settore siano radicate e aggravate da fenomeni di discriminazione. L’analisi, condotta su scala nazionale, offre un quadro che non solo evidenzia le disparità tra i generi ma invita anche a riflettere su soluzioni concrete per un futuro più inclusivo. Secondo Deloitte, è urgente che le istituzioni, le aziende e le scuole si impegnino insieme per colmare questa distanza di genere che caratterizza le Stem e promuovere una cultura della parità. La chiave, suggerisce il report, è investire in programmi di formazione equi e accessibili a tutti, fin dalle scuole primarie.
L’analisi di Deloitte e il gender gap nelle Stem
In un’intervista con Giovanna Ricci, ricercatrice presso l’Osservatorio Stem Deloitte, emergono dati preoccupanti riguardo alla presenza femminile nelle discipline Stem, un settore che include scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Secondo Ricci, il problema del gender gap non risiede solo nella scarsa partecipazione delle donne a queste carriere ma anche nel fatto che molte, una volta inserite, abbandonano il percorso a causa di fenomeni di discriminazione. “La nostra ricerca mostra che le donne, nelle Stem, vivono un senso di isolamento e spesso incontrano ostacoli che minano la loro fiducia e le motivazioni”, afferma Ricci. In Italia, solo il 24% dei laureati in discipline Stem è di sesso femminile, un dato tra i più bassi in Europa.
Ricci evidenzia come le giovani donne siano meno propense a scegliere percorsi Stem a causa della percezione di carriere poco inclusive e, spesso, legate a stereotipi di genere. Deloitte, attraverso l’Osservatorio Stem, ha lanciato un appello per stimolare cambiamenti strutturali, come la revisione dei programmi scolastici per abbattere i pregiudizi di genere. Per il gruppo di ricerca, occorre anche sostenere campagne di sensibilizzazione che mostrino modelli di ruolo femminili di successo nelle Stem, così da offrire alle studentesse un’alternativa agli stereotipi tradizionali.
Le proposte di Deloitte per ridurre il divario di genere
Tra le proposte di Deloitte c’è l’introduzione di percorsi formativi mirati e la promozione di partnership tra scuole e aziende. “È essenziale investire in programmi che coinvolgano le ragazze già dai primi anni di scuola per far conoscere loro il mondo delle Stem senza pregiudizi. La nostra ricerca dimostra che nelle scuole italiane c’è poca informazione sui percorsi e sulle opportunità che questo settore offre”, sottolinea Ricci. L’Osservatorio Stem Deloitte propone anche di avviare collaborazioni con le università per promuovere borse di studio destinate alle donne in discipline Stem, un’opzione che potrebbe rendere più accessibili queste carriere.
Deloitte suggerisce inoltre di incoraggiare le aziende ad adottare politiche che favoriscano la presenza femminile nei ruoli tecnici, creando ambienti di lavoro inclusivi. “Abbiamo visto che dove esistono politiche di inclusione attiva e ambienti di lavoro paritari, il gender gap si riduce notevolmente. In molti casi, però, si tratta di eccezioni”, aggiunge Ricci. La sfida è far sì che questo diventi la norma, puntando a una trasformazione culturale all’interno delle aziende.