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Pagamenti con carta, ecco perché è illegale il sovrapprezzo

Pagamenti con carta: perché il sovrapprezzo è illegale secondo l’esperto

L’obbligo di accettare i pagamenti elettronici e l’illegalità dei sovrapprezzi: l’esperto spiega cosa c’è dietro la normativa. In un’intervista esclusiva, Francesco Rossi, avvocato esperto in diritto commerciale e consulente per numerose aziende nel settore dei servizi digitali, chiarisce il motivo per cui applicare un sovrapprezzo sui pagamenti con carta è vietato in Italia. Secondo Rossi, questa pratica non solo contravviene alla normativa europea, ma viola anche i diritti dei consumatori e può danneggiare l’economia. Con il Decreto Legge 124/2019, infatti, l’Italia ha sancito l’obbligo di accettare pagamenti elettronici senza costi aggiuntivi per i clienti, puntando a promuovere la trasparenza e a incentivare l’uso delle carte di credito. Attraverso questa intervista, scopriamo le ragioni e le implicazioni di questa regola.

Perché il sovrapprezzo sui pagamenti con carta è illegale in Italia?

Come spiega Francesco Rossi, la legge che vieta i sovrapprezzi sui pagamenti elettronici deriva direttamente da una direttiva europea: “La direttiva UE 2015/2366, nota come PSD2, introduce norme comuni che tutelano i consumatori in tutta Europa, proibendo il sovrapprezzo per chi paga con carta di credito o debito,” afferma l’avvocato. Questa normativa non riguarda solo l’Italia, ma ha un impatto su tutti i paesi dell’Unione Europea, dove il sovrapprezzo è considerato una pratica lesiva del principio di trasparenza. Rossi spiega che i commercianti non possono caricare costi extra sui pagamenti elettronici per evitare che il cliente sia discriminato in base alla modalità di pagamento scelta, e ribadisce che l’obbligo di accettare i pagamenti con carta punta anche a ridurre l’uso del contante, una misura che facilita il contrasto all’evasione fiscale.

Molti commercianti italiani tuttavia, soprattutto nelle piccole attività, continuano a imporre sovrapprezzi sui pagamenti con carta per coprire le commissioni bancarie. Secondo Rossi, questa pratica non solo è illegale ma rischia di portare a sanzioni severe per gli esercenti. “La normativa non ammette eccezioni,” aggiunge l’avvocato. “Se un cliente è costretto a pagare di più usando una carta, ha il diritto di segnalare l’accaduto alle autorità competenti, che possono intervenire con multe significative.”

Quali sono i diritti dei consumatori sui pagamenti elettronici?

Per Rossi, i consumatori devono essere consapevoli dei loro diritti riguardo i pagamenti elettronici. È infatti possibile denunciare il sovrapprezzo illegittimo alla Guardia di Finanza o alle associazioni di tutela dei consumatori. L’avvocato consiglia di conservare le ricevute per poter dimostrare l’eventuale sovrapprezzo e di consultare le associazioni dei consumatori, come Altroconsumo, che offrono assistenza nelle pratiche di reclamo. “Il sovrapprezzo imposto dal negoziante non solo è scorretto ma rappresenta una violazione di un diritto del cliente, che deve essere libero di scegliere il metodo di pagamento senza incorrere in costi aggiuntivi,” sottolinea Rossi.

Inoltre, Francesco Rossi sottolinea come l’accettazione dei pagamenti elettronici sia obbligatoria in Italia per tutte le attività che offrono beni e servizi, inclusi i professionisti come avvocati e medici. Il mancato rispetto di questa norma, entrato in vigore con il Decreto Legge 124/2019, può comportare multe per chi rifiuta i pagamenti elettronici, una misura adottata per favorire un sistema economico trasparente e sicuro. “Molti commercianti temono i costi delle commissioni bancarie, ma devono ricordare che si tratta di un obbligo di legge, e il mancato rispetto può portare a sanzioni,” conclude Rossi, invitando i consumatori a difendere i propri diritti.

About Cesare Demuro

Sono un ragazzo di 20 anni, vengo da Villanova Tulo, in provincia del Sud Sardegna, ma vivo a Cagliari da 2 anni, in quanto studente di Scienze della Comunicazione.

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