allergie

Allergie nascoste e shock anafilattico: i rischi negli alimenti

La tragica morte di una giovane turista a Roma porta in primo piano il problema delle allergie nascoste negli alimenti. L’immunologo Mauro Minelli spiega l’importanza della corretta educazione alimentare e di etichette chiare per chi soffre di allergie alimentari.

La recente morte di una turista inglese di 14 anni a Roma ha scosso l’opinione pubblica e sollevato un dibattito sulla sicurezza degli alimenti per chi è allergico. La giovane, gravemente allergica alle arachidi, ha perso la vita dopo aver consumato un dolce che conteneva tracce di frutta secca. Questo episodio evidenzia un rischio sempre più presente nei cibi moderni: la presenza di allergeni nascosti. Secondo l’immunologo Mauro Minelli, della Fondazione italiana per la Medicina personalizzata, il problema delle allergie alimentari è drammaticamente rilevante, specialmente tra i giovani. Gli allergeni nascosti possono trovarsi in cibi apparentemente innocui, come merendine, caramelle o gelati, e per questo motivo le famiglie dovrebbero prestare particolare attenzione a cosa viene consumato, soprattutto in età pediatrica. “È essenziale educare chi soffre di allergie alimentari alla corretta lettura e comprensione delle etichette”, afferma Minelli. Le allergie, infatti, possono innescare reazioni acute e immediate, anche in presenza di quantità minime di allergene.

Etichette incomplete e cross-contaminazione: come aumentano i rischi per gli allergici

Un fenomeno particolarmente grave per i soggetti allergici è l’ingestione di allergeni a causa di etichette incomplete o fuorvianti e di contaminazioni crociate tra alimenti. La cross-contaminazione può verificarsi in molti casi, anche in quelli in cui un alimento non sembra contenere allergeni. Le normative internazionali sulle etichettature alimentari variano, e in molti casi le indicazioni sugli allergeni non risultano sempre chiare. Secondo Minelli, “in molti Paesi l’etichettatura non è standardizzata, e per questo la comprensione degli ingredienti diventa complessa”. L’esperto sottolinea anche come alcuni alimenti possano contenere antigeni simili a quelli presenti nei pollini, con cui le persone allergiche possono reagire. Questo fenomeno, definito reattività crociata, interessa soprattutto chi è allergico a pollini specifici e può manifestarsi sotto forma di reazioni anche gravi. Ad esempio, un soggetto sensibile al polline di betulla potrebbe reagire a frutti come le mele o le nocciole, con sintomi che vanno dal prurito alla sindrome orale allergica.

Scopri di più sulla gestione delle allergie alimentari sul sito della Fondazione italiana per la Medicina personalizzata.

La stabilità delle proteine di deposito: un pericolo per chi soffre di allergie alle arachidi

Gli allergeni presenti nelle arachidi rappresentano una minaccia unica. Le arachidi contengono almeno otto diversi tipi di allergeni noti come “Ara h”, ognuno numerato da 1 a 8. Queste proteine appartengono alla famiglia delle “proteine di deposito” che, essendo stabili al calore, possono provocare reazioni anche dopo la cottura. Il rischio maggiore è dato dal fatto che queste proteine non si degradano facilmente, raggiungendo il circolo sanguigno in forma quasi intatta, come spiega Minelli. Tra i principali allergeni delle arachidi, Ara h2, Ara h6 e Ara h7 rientrano nelle 2-S albumine, note per la loro alta resistenza. Le proteine stabili come queste sono pericolose per chi soffre di allergie, poiché possono scatenare reazioni sistemiche molto severe. Anche quantità minime di queste sostanze possono provocare uno shock anafilattico, rendendo fondamentale una diagnosi accurata e la conoscenza del quadro allergologico personale.

Approfondisci i pericoli legati alle allergie sul sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

La prevenzione nelle allergie: educazione e consapevolezza alimentare

La conoscenza delle proprie allergie è un fattore di prevenzione fondamentale. In particolare, per i giovani soggetti allergici e le loro famiglie, è importante non solo sapere a cosa si è allergici, ma anche imparare a evitare possibili fonti di allergeni nascosti. L’educazione alimentare può ridurre il rischio di incidenti gravi, in particolare con l’adozione di pratiche che migliorano la consapevolezza dei pericoli.

About Martina Pani

Nerd appassionata di tecnologia, scarabocchi e storie di misteri e creepy. Sono curiosa, un po' pazza, e non dico mai di no a nuove esperienze e avventure.