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Gino Roncaglia a Cagliari: il futuro del digitale

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Gino Roncaglia a Cagliari: il futuro del digitale
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Un dialogo tra passato e presente nella cornice del Ghetto degli Ebrei di Cagliari: Gino Roncaglia, tra i massimi esperti di cultura digitale, presenta Architetto o Oracolo? L’evento, parte della manifestazione Memoria & Futuro, riflette sull’evoluzione del digitale, esplorando come le nuove tecnologie trasformano la nostra fruizione della memoria collettiva.

Nell’ambito della manifestazione Memoria & Futuro, l’incontro con Gino Roncaglia rappresenta un momento di grande interesse. La città di Cagliari ha ospitato un dialogo profondo tra memoria e innovazione, in un evento unico organizzato al Ghetto degli Ebrei. L’antico quartiere storico di Cagliari ha fatto da sfondo all’esposizione di Roncaglia, il quale ha esplorato temi chiave relativi alla memoria culturale, alla sua conservazione e al futuro digitale. In questo contesto, Memoria & Futuro ha creato uno spazio dove esperti, appassionati e cittadini hanno potuto riflettere su come i nuovi media digitali influenzano i processi di conservazione e di trasmissione della memoria.

Roncaglia, docente e divulgatore nel campo dell’informatica umanistica, ha presentato il suo ultimo libro, Architetto o Oracolo?, offrendo una lettura critica sull’evoluzione della tecnologia digitale. L’evento è stato una tappa centrale di Memoria & Futuro, una rassegna che punta a coniugare il passato con le prospettive tecnologiche del presente.

Gino Roncaglia: un’analisi sulla trasformazione

Nella sua presentazione, Gino Roncaglia ha condiviso idee innovative e provocatorie sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale, analizzando come questa non solo influisca sulla fruizione del contenuto, ma anche sul nostro approccio culturale. La domanda centrale di Roncaglia è chiara: l’intelligenza artificiale deve essere semplice “architetto” della conoscenza o un vero e proprio “oracolo” capace di indirizzare il pensiero futuro? Nella cornice storica del Ghetto degli Ebrei, Roncaglia ha sollevato interrogativi profondi sulla funzione dell’intelligenza artificiale e di come questa influenzi la trasmissione della memoria.

La tecnologia, ha spiegato, non è solo uno strumento di conservazione ma anche un mezzo di ridefinizione culturale. Grazie al digitale, l’accessibilità al sapere è aumentata, eppure permangono dubbi sul ruolo della memoria nella società odierna, frammentata e sovraccaricata di informazioni. Durante l’incontro, Roncaglia ha offerto un quadro chiaro e appassionato su come il digitale potrebbe diventare una risorsa preziosa per la memoria collettiva, proponendo al pubblico nuovi strumenti e applicazioni dell’intelligenza artificiale.

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