Le tecnologie digitali stanno trasformando il mondo quotidiano: tra potenzialità e sfide, il Prof. Emiliano Ilardi, ordinario all’Università di Cagliari esplora il ruolo dell’intelligenza artificiale in ambito educativo e amministrativo. Durante un incontro presso il suggestivo Ghetto degli Ebrei, parte del ciclo “Memoria&Futuro”, il sociologo affronta il tema della memoria e dell’intelligenza artificiale.
Durante l’evento “Memoria&Futuro”, organizzato a Cagliari al Ghetto degli Ebrei, il Prof. Emiliano Ilardi, sociologo e professore ordinario presso l’Università degli Studi di Cagliari, ha approfondito il ruolo dell’intelligenza artificiale (IA) nella memoria collettiva e il suo impatto nel sociale. A margine, in una intervista abbiamo approfondito con lui il ruolo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale applicata alla didattica. In un mondo sempre più digitalizzato, le università si trovano a dover integrare le nuove tecnologie nei propri modelli didattici, sperimentando approcci innovativi per stimolare il pensiero critico e migliorare l’apprendimento. Il Prof. Ilardi ha evidenziato come l’IA, debba essere necessariamente conosciuta dagli studenti, poiché potrebbe rappresentare uno strumento didattico capace di personalizzare l’esperienza di apprendimento e di potenziare le competenze degli studenti in modo dinamico.
Il dialogo con il Prof. Ilardi è stato solo uno dei numerosi incontri che compongono il ciclo Memoria&Futuro, che ha come tema il rapporto tra memoria e innovazione tecnologica. Organizzato a Cagliari, nel cuore storico della città, il ciclo di eventi vuole creare un ponte tra la tradizione culturale sarda e l’innovazione digitale, offrendo momenti di riflessione collettiva sulla trasformazione digitale.
Memoria & Futuro
Il primo focus è dedicato al tema della cultura digitale intesa come apparato, non riducibile ad una serie di nozioni tecniche, più o meno approfondite, ma come rappresentazione della capacità di capire la complessità, la profondità, l’interrelazione dei sistemi che gestiscono il mondo contemporaneo. Di stretta attualità la riflessione sulle implicazioni della sempre più pervasiva applicazione dell’intelligenza artificiale.
Di questo tratta il libro “L’architetto e l’oracolo” in un viaggio dalle prime enciclopedie online a Wikipedia, dalla nascita dell’idea di intelligenza artificiale alle reti neurali, un viaggio affascinante che porta dal tradizionale modello architettonico delle conoscenze ai nuovi oracoli statistici come ChatGpt. Sarà l’autore Gino Roncaglia, uno dei più noti
esperti italiani di culture digitali docente titolare presso l’Università di Roma Tre dei
corso di Editoria digitale, Informatica umanistica e Filosofia dell’informazione. Con
Roncaglia sarà impegnato nell’evento Emiliano Ilardi, docente presso l’Università di
Cagliari nel Dipartimento di Scienze politiche e sociali e titolare dei corsi su Media
studies e digital storytelling e Sociologia della comunicazione e dell’immaginario.
Partecipano: Gino Roncaglia, filosofo saggista e professore associato presso
l’Università di Roma Tre – Dipartimento di Filosofia, comunicazione e spettacolo;
Emiliano Ilardi, professore ordinario di Media Studies e Digital storytelling e sociologia
della comunicazione e dell’immaginario presso l’Università degli Studi di Cagliari;
Giuseppe Deiana, giornalista capo redattore presso l’Unione Sarda di Cagliari.