Un viaggio teatrale che esplora la complessità della condizione umana e le sfide contemporanee, firmato Teatro del Segno sotto la direzione di Stefano Ledda. Si parte il 9 novembre e si prosegue fino a maggio con un calendario ricco di appuntamenti.
La Stagione 2024-2025 di “Teatro Senza Quartiere” a cura del Teatro del Segno, è pronta a conquistare il pubblico cagliaritano con dodici appuntamenti, da ottobre a maggio, al TsE di Is Mirrionis a Cagliari. In un alternarsi di commedie e teatro civile, il programma invita gli spettatori a riflettere sulle questioni sociali attuali e ad immergersi nelle sfumature della natura umana. Questo progetto, parte dell’iniziativa “Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro,” si propone di arricchire culturalmente la comunità e portare il teatro in un quartiere che ne è storicamente privo.
Dopo l’anteprima musicale con “Sii Mina – all’Amore,” tributo a Mina Mazzini, la stagione si inaugura il 9 novembre con una potente interpretazione de “Il Sogno di un Uomo Ridicolo” di Dostoevskij, portata in scena dalla compagnia Abaco Teatro. La pièce, diretta da Rosalba Piras e Tiziano Polese, guida il pubblico attraverso un labirinto mentale che esplora il confine tra follia e realtà, e riflette sui dilemmi dell’esistenza.
Un programma variegato per riflettere e coinvolgere
La stagione prosegue con titoli e autori di grande richiamo: Massimo Bontempelli, Aldo De Benedetti, Tom Stoppard e Antonio Tabucchi. Tra questi, spicca il dramma “La guardia alla luna” di Bontempelli (30 novembre e 1 dicembre), che esplora il folclore e la poesia della follia materna, e il metateatrale “Rosencrantz e Guildenstern sono morti” di Stoppard (7 dicembre), in un adattamento diretto da Giuseppe Ligios, che offre una prospettiva alternativa sul mondo di Amleto.
Particolare attenzione viene data alle problematiche sociali, come nella rappresentazione di “A Chi Esita” (23 novembre), dove la compagnia Rossolevante affronta il tema della sicurezza sul lavoro. In una serie di monologhi intensi, lo spettacolo denuncia la tragica realtà degli incidenti sul lavoro e l’alto prezzo in termini di vite umane. “Il Grande Spettacolo della Fine del Mondo” del Theatre en Vol (16 novembre) offre invece una critica ironica e grottesca al cambiamento climatico e alla devastazione dell’ambiente, accompagnando il pubblico in un racconto apocalittico sulle responsabilità umane.
Omaggi e introspezioni nel panorama contemporaneo
La stagione propone anche omaggi alla cultura e alla musica contemporanea. “Io & Amy,” tributo ad Amy Winehouse, combina teatro e musica dal vivo per esplorare la vita e la carriera dell’artista britannica. Lo spettacolo, previsto per il 15 e 16 marzo, vede Manuela Loi (MaNuL) interpretare i brani iconici di Amy, insieme a Stefano Ledda, che ne rievoca l’impatto musicale e le lotte personali.
Un altro appuntamento di rilievo è “Io non lo so cosa sia giusto” (12 aprile), dedicato allo scrittore sardo Sergio Atzeni. La performance, ideata e diretta da Stefano Ledda, rende omaggio alle opere di Atzeni, offrendo uno spaccato della Sardegna con le sue storie, tradizioni e lotte sociali. In scena, accanto alla recitazione, ci sono anche interventi musicali di Juri Deidda e Tancredi Ermanno Emmi.
Riflessioni sul ruolo delle donne e la maternità
Il teatro si fa veicolo di esplorazione dell’identità femminile con spettacoli come “Mammasantissima” (29 marzo) di Emanuela Lai ed Elio Turno Arthemalle. Questa commedia racconta la storia di una donna che, in un viaggio tra la vita e la morte, esplora diverse dimensioni della maternità e dell’identità personale, sfidando stereotipi e pregiudizi ancora radicati nella società moderna.
Con “Wet Floor” di Fabio Pisano (3 maggio), infine, il cartellone porta in scena un thriller che indaga il mondo dell’informazione e l’impatto dei media. La pièce riflette su come le fake news e la manipolazione delle informazioni possano influenzare drammaticamente la vita delle persone, un tema quanto mai attuale nell’era dei social media.
Teatro Senza Quartiere: una stagione da non perdere
La nuova stagione del “Teatro Senza Quartiere” è una preziosa occasione per immergersi in storie intense, pensate per far riflettere e intrattenere. Il cartellone spazia dall’umorismo alla tragedia, dall’introspezione psicologica alla denuncia sociale, offrendo al pubblico una variegata gamma di esperienze teatrali. Con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cagliari, questa stagione si propone di rendere il TsE di Is Mirrionis un punto di riferimento culturale per tutta la comunità.