Nel Parco naturale Molentargius si è celebrato il traguardo dei cinquant’anni di conservazione del grifone. Un evento che ha messo in luce l’importanza dei progetti di tutela ambientale integrata e il ruolo della Sardegna nella protezione della natura.
Un modello di conservazione integrata per la Sardegna: progetti, comunità e sviluppo sostenibile
La Sardegna ha celebrato il cinquantennale dei progetti a tutela del grifone con un evento speciale al Parco naturale regionale di Molentargius. Il 2024 segna un traguardo importante per il progetto LIFE Safe for Vultures. Dal 1974 ha lavorato alla conservazione del grifone, una delle specie simbolo dell’isola. L’incontro ha sottolineato l’importanza di un modello di conservazione che integra la protezione della natura con la valorizzazione delle comunità locali e lo sviluppo sostenibile del territorio. La celebrazione ha visto la partecipazione di diverse realtà, tra cui associazioni ambientaliste, ricercatori. Istituzioni locali e appassionati di attività all’aria aperta come il birdwatching e il trekking.
Il dibattito, moderato da Mauro Aresu, storico ornitologo sardo, ha visto la presenza di esperti del settore e protagonisti del progetto, tra cui Enea Beccu. Uno dei pionieri del programma di tutela faunistica, e Francesco Guillot di LIPU Sardegna. Durante la tavola rotonda, sono stati ripercorsi i principali momenti che hanno segnato la storia della conservazione del grifone in Sardegna, iniziata con il progetto “Rapaci della Sardegna” promosso dal WWF. Grazie a questo progetto, sono state create nuove aree protette, attivati programmi di sensibilizzazione e installate stazioni di alimentazione supplementare in vari luoghi, tra cui Bosa, Alghero e Oliena.
La collaborazione tra pubblico e privato nella conservazione del grifone
Un elemento chiave della giornata è stato il riconoscimento del ruolo della collaborazione tra il settore pubblico, il privato e le comunità locali. L’evento ha avuto anche un’importante componente istituzionale. Con la partecipazione di rappresentanti della Regione Sardegna come Guido Portoghese e Emanuele Cani, dell’Assessorato regionale dell’Industria, e Franco Cuccureddu. Direttore del Servizio Tutela della Natura dell’Assessorato regionale dell’Ambiente. Questi progetti sono stati finanziati dal programma europeo LIFE, che ha permesso di attuare il programma LIFE Under Griffon Wings e LIFE Safe for Vultures. Con l’obiettivo di rafforzare la popolazione di grifoni e di ampliare il loro areale di distribuzione, un passo fondamentale per la protezione a lungo termine della specie.
I relatori hanno discusso delle azioni concrete messe in campo dai vari enti coinvolti. Tra cui il Dipartimento di Medicina veterinaria dell’Università di Sassari, il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale. E la Vulture Conservation Foundation. Uno degli aspetti fondamentali del progetto riguarda l’ampliamento dell’areale di distribuzione del grifone. Un obiettivo che è stato raggiunto grazie alla costruzione di nuove voliere e al rilascio di 22 grifoni in Sardegna.
La valorizzazione delle aree interne e la lotta allo spopolamento
Il progetto di conservazione ha avuto anche un impatto significativo sulle aree interne della Sardegna. La voliera di ambientamento e il carnaio centralizzato a Cea Romana, nel comune di Villasalto, hanno rappresentato un centro nevralgico per il ripopolamento del grifone nel sud dell’isola. Il sindaco di Villasalto, Leonardo Usai, ha sottolineato come il progetto abbia avuto effetti positivi non solo sulla fauna, ma anche sulla comunità locale. Ha ribadito l’importanza del coinvolgimento degli allevatori locali e il ruolo fondamentale dei servizi veterinari nel garantire il benessere degli animali e la sicurezza dei carnai aziendali.
La connessione tra la tutela dell’ambiente e lo sviluppo turistico è stata al centro del dibattito. Gli esperti hanno evidenziato come la promozione del turismo rurale e l’efficienza energetica siano due delle leve su cui il progetto fa leva per stimolare l’economia delle piccole comunità. In particolare, il turismo rurale rappresenta una risorsa crescente per il territorio sardo, con i visitatori che vengono attratti dalla possibilità di osservare specie rare come il grifone nel loro habitat naturale. Questi progetti non solo tutelano la biodiversità, ma contribuiscono anche a combattere lo spopolamento delle aree interne della Sardegna.