Il Comune di Dorgali entra nel Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con un cartellone ricco di eventi teatrali. Un’opportunità per scoprire grandi nomi e nuove visioni della scena italiana e internazionale.
Nel cuore della Sardegna, il Comune di Dorgali sta cercando di trasformarsi in un punto di riferimento per la cultura dell’isola, grazie alla sua adesione al Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo organizzato dal CeDAC – Centro Diffusione delle Attività Culturali. Con l’obiettivo di promuovere la città attraverso la cultura e il teatro, Dorgali si prepara a ospitare una stagione teatrale di altissimo livello, pensata per attrarre pubblico di ogni età e provenienza. La Stagione di Prosa 2024-2025, infatti, non solo presenta spettacoli affascinanti e coinvolgenti, ma offre anche una vetrina per alcuni dei più grandi nomi del panorama artistico nazionale e isolano. Gli spettatori potranno scoprire opere classiche e contemporanee, da William Shakespeare a Sergio Atzeni, passando per autori di grande attualità.
Un cartellone variegato tra grandi classici e nuove proposte
La nuova stagione al Teatro Comunale di Dorgali si caratterizza per una programmazione variegata, che spazia dai classici della drammaturgia mondiale a testi più contemporanei. Gli spettatori potranno apprezzare i grandi nomi del teatro, come Lucrezia Lante della Rovere, Giuseppe Cederna, Giorgio Colangeli, e Manuela Mandracchia, accanto a compagnie e artisti isolani, come il Bocheteatro e il regista Giovanni Carroni. Un mix perfetto di esperienze e linguaggi diversi che permetterà di esplorare temi cruciali del nostro tempo, come la politica, le dinamiche familiari, e la condizione della donna nella società. Non mancheranno riflessioni sulla modernità e sui cambiamenti sociali, trattati con il consueto spirito ironico e critico del teatro contemporaneo.
Iniziare con un colpo di scena: “Tilt” di Debora Villa
La Stagione di Prosa di Dorgali inizia con un appuntamento imperdibile: “Tilt – Esaurimento Globale” di e con Debora Villa, uno spettacolo che promette di scuotere il pubblico. L’attrice e comica lombarda affronta temi come le ansie collettive, le paure indotte da guerre, pandemie, crisi climatiche ed economiche, e le difficoltà di gestione della vita quotidiana in un mondo iperconnesso. Lo spettacolo, che mescola satira, comicità terapeutica e musica, invita il pubblico a riflettere sulle contraddizioni della società moderna con un tono che non mancherà di far ridere e riflettere. Tra risate e spunti di riflessione, Debora Villa guida lo spettatore attraverso un viaggio interiore alla ricerca della felicità, offrendo una visione ironica e realistica del nostro tempo.
I temi forti della stagione: dai drammi esistenziali alla riflessione sociale
Non mancheranno, inoltre, riletture teatrali di opere classiche come il celebre “Otello” di Shakespeare, interpretato da Giuseppe Cederna nel ruolo di Jago, in una versione di Francesco Niccolini che trasporta la tragedia nel teatro delle marionette. Accanto a queste proposte, ci saranno spettacoli come “Le Volpi” di CapoTrave, un dramma che riflette sull’ipocrisia e sul potere nella provincia italiana. Grazie alla regia di Luca Ricci e alle interpretazioni di Giorgio Colangeli e Manuela Mandracchia, questo spettacolo sarà una critica pungente alla corruzione e ai giochi di potere che permeano anche le piccole realtà locali. Un’altra proposta interessante è “Frammenti Rosa” di e con Monica Corimbi, una riflessione semiseria sul ruolo della donna nella società contemporanea, tra passioni e contraddizioni.
Un focus sulla memoria e sulle opere di Atzeni
Un altro evento di grande impatto sarà “Il quinto passo è l’addio”, uno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Giovanni Carroni, ispirato alle opere di Sergio Atzeni. L’opera esplora il legame profondo di Atzeni con la sua terra, la Sardegna, e offre uno spunto di riflessione sul declino delle speranze politiche e sociali nell’isola. Il protagonista, interpretato da Giovanni Carroni, affronta un profondo dramma esistenziale, cercando di conciliare i suoi ideali con la realtà di un mondo che sembra tradirli continuamente. Questo spettacolo, che si sviluppa tra il teatro della memoria e il teatro del presente, offrirà agli spettatori un’intensa riflessione sulla condizione dell’uomo e sul suo rapporto con la Sardegna.
Per favorire l’accessibilità e la partecipazione, il Comune di Dorgali e CeDAC propongono diverse modalità di acquisto dei biglietti, tra cui abbonamenti, biglietti singoli e un’offerta speciale per i giovanissimi fino ai 18 anni. Con questa stagione, Dorgali conferma il suo impegno nella promozione della cultura, offrendo al pubblico un’opportunità unica di vivere il teatro come un’esperienza di incontro e riflessione.