Dal 14 al 17 novembre 2024, la settima edizione del festival propone quattro giorni di spettacoli, laboratori e incontri a Sa Manifattura. Un viaggio nel simbolismo delle icone con artisti italiani e internazionali, organizzato dalla compagnia Is Mascareddas.
La città di Cagliari si prepara ad accogliere la settima edizione dell’Anima IF Festival Internazionale di Teatro di Figura per adulti, un evento annuale che mette in risalto il potere evocativo delle icone e l’importanza del teatro di figura nella cultura contemporanea. Dal 14 al 17 novembre 2024, il festival si svolge presso Sa Manifattura, luogo d’incontro per artisti, professionisti e appassionati del teatro di figura. Organizzato dalla compagnia Is Mascareddas, l’evento si interroga su temi come il simbolismo, la forza delle immagini e il valore culturale delle rappresentazioni iconiche, spaziando da spettacoli teatrali a laboratori interattivi. La manifestazione si distingue per la qualità degli ospiti, che provengono sia dall’Italia che dall’estero, portando a Cagliari una varietà di stili e linguaggi. Tra spettacoli, workshop e incontri, l’Anima IF Festival si propone come un’esperienza immersiva, invitando il pubblico a riflettere su icone e simboli che attraversano secoli di storia.
Un’apertura tra arte visiva e rappresentazioni iconiche
La serata inaugurale di giovedì 14 novembre apre il festival alle 18:00 con “Iconotteria”, un evento speciale curato dall’illustratore Riccardo Atzeni. Quest’opera rappresenta una lotteria di ritratti che offre al pubblico un’interpretazione unica delle icone visive, avvicinando gli spettatori al mondo delle immagini e dei simboli. La serata prosegue con “Hamlet Private” della compagnia Campsirago Residenza, una performance intima che ripensa il personaggio di Amleto in una chiave molto personale. Questa rappresentazione unica permette agli spettatori di avvicinarsi al personaggio shakespeariano in un modo nuovo. Favorisce un’esperienza emotiva e profonda che mette in luce la versatilità del teatro di figura.
Successivamente, la serata continua con lo spettacolo per pupazzi “Louis” di Carola Maternini, che propone una narrazione originale e carica di simbolismo attraverso l’uso di figure animate. La giornata inaugurale si conclude alle 20:30 con una reinterpretazione unica di “Tarzan” presentata dall’artista Claudio Montagna. Lo spettacolo esplora il significato di questo personaggio iconico con nuove prospettive. Is Mascareddas ha preparato una serata variegata, dando spazio a diversi linguaggi artistici, il che conferisce al festival un’atmosfera coinvolgente e intellettualmente stimolante.
Dialoghi simbolici e satira teatrale
Il venerdì 15 novembre è dedicato a un’esplorazione dei dialoghi tra figure iconiche, iniziando alle 19:00 con lo spettacolo “Beati i perseguitati” di Gigio Brunello. In questa pièce, personaggi come Gesù e Pinocchio dialogano in modo profondo e inaspettato, offrendo spunti di riflessione sul tema della persecuzione e della ricerca della verità. Brunello, maestro del teatro di figura, crea una narrazione che stimola la riflessione e pone interrogativi su questioni sociali e spirituali, invitando il pubblico a un’esplorazione dei simboli religiosi e culturali che permeano la nostra società.
La serata continua con “Plastic Heroes” di Ariel Doron, un’opera satirica che affronta il tema della guerra attraverso un linguaggio visivo innovativo e provocatorio. Doron mette in scena un’opera che riflette sulla tragicità del conflitto e sull’uso improprio delle risorse. Usando materiali plastici come simboli crea una connessione tra il teatro di figura e la critica sociale. Il festival si distingue per la capacità di affrontare tematiche profonde, mostrando come il teatro di figura possa essere uno strumento potente per veicolare messaggi significativi.
Una chiusura tra tradizione e innovazione
Il sabato 16 novembre, alle 19:00, la compagnia Is Mascareddas presenta il “Monologo della morte”. La riflessione teatrale sulla figura della Morte, rappresentata con un’intensità che sfida il pubblico a confrontarsi con il simbolismo e la forza del teatro di figura. La performance è seguita da “Melodama” della compagnia La Puntual, che racconta una storia sentimentale ispirata al cinema muto. Questa narrazione trasporta gli spettatori in un viaggio nostalgico, riproponendo i canoni visivi del cinema degli inizi del Novecento e offrendo un’esperienza visiva che unisce innovazione e tradizione.
La giornata conclusiva, domenica 17 novembre, inizia con “Madame Rita” di Zelie Barret, una rappresentazione in miniatura che dimostra la raffinatezza e la delicatezza del teatro di figura su scala ridotta. Alle 20:30, la compagnia Figli d’Arte Cuticchio chiude il festival con lo spettacolo “La pazzia di Orlando”, ispirato all’Orlando Furioso. Questa rappresentazione, un classico dell’Opera dei Pupi, porta sul palco tradizioni antiche e una maestria artigianale che continua a incantare il pubblico. Per ulteriori dettagli, visitare la pagina ufficiale del Comune di Cagliari.