San Gavino Monreale ospita un’importante tavola rotonda sullo Zafferano di Sardegna, una delle spezie più pregiate al mondo, simbolo di tradizione e crescita per il territorio. Il convegno si terrà sabato 9 novembre presso la Sala Consiliare del Comune, un’occasione unica per esplorare il futuro di questa risorsa preziosa.
Il 9 novembre 2024, il Comune di San Gavino Monreale sarà al centro di un evento di rilevanza internazionale, dedicato a una delle risorse naturali più iconiche della Sardegna: lo zafferano. La città, già nota per la sua vocazione agricola, ospiterà il convegno dal titolo “Zafferano: una risorsa speziale tra passato, presente e futuro”, un incontro che si terrà alle ore 17:00 nella Sala Consiliare. Questo evento è inserito nell’ambito del Festival delle Strade dello Zafferano di Sardegna DOP, in programma nel fine settimana dell’8 e 9 novembre, e ha lo scopo di approfondire l’importanza dello zafferano sardo DOP come pilastro dell’economia e della cultura dell’isola. Organizzato da Laore Sardegna, il convegno vedrà la partecipazione di esperti del settore, autorità locali e produttori.
La Sardegna è la prima regione italiana per la produzione di zafferano e, in particolare, la zona di San Gavino Monreale si distingue come il cuore pulsante di questa coltivazione. Il Crocus Sativus, la pianta da cui si ricava la spezia, cresce qui in un microclima unico, che favorisce la creazione di uno zafferano dal colore e dal profumo inconfondibili. Il valore di questo prodotto, spesso definito come “oro rosso”, deriva dalla sua rarità e dal processo di produzione meticoloso e tradizionale. Ogni anno, per produrre un chilo di zafferano sono necessari circa 200.000 fiori, raccolti manualmente, un’impresa che giustifica il costo elevato di questa spezia pregiata.
Tradizione e innovazione per lo zafferano sardo
Il dibattito che avrà luogo durante la tavola rotonda non si concentrerà solo sulle caratteristiche della spezia, ma anche su come preservare e valorizzare la sua produzione. Francesco Sanna, Giacomo Patteri e Sandro Murgia, esperti del Servizio Sviluppo Rurale dell’Agenzia Laore Sardegna, porteranno la loro esperienza nel settore agricolo, mettendo in luce le sfide e le opportunità per lo zafferano sardo nel contesto contemporaneo. Un tema centrale sarà quello dello sviluppo sostenibile e dell’adattamento delle tecniche agricole alle nuove esigenze del mercato, anche in vista della crescente domanda globale di prodotti locali e di qualità.
Il Comune di San Gavino Monreale è da tempo impegnato nella promozione di questa spezia, che rappresenta non solo una risorsa economica, ma anche un elemento fondamentale dell’identità culturale sarda. Riccardo Pinna, assessore alla Cultura e al Turismo, interverrà durante l’incontro, sottolineando come lo zafferano non sia solo un prodotto gastronomico, ma un simbolo della Sardegna e della sua storia. L’incontro vedrà la partecipazione anche dei sindaci di Villanovafranca e Turri, Matteo Castangia e Martino Picchedda, che discuteranno delle strategie di sviluppo per rafforzare la filiera dello zafferano nelle zone rurali.
Un tesoro da tutelare e promuovere
La Denominazione di Origine Protetta (DOP), ottenuta nel 2006, ha certificato il valore e la tipicità dello zafferano sardo, elevandolo a prodotto di eccellenza. Ma la DOP non è solo una garanzia di qualità, è anche un importante strumento di tutela. Lo zafferano di Sardegna è infatti ricco di sostanze benefiche per la salute, come la crocina, la crocetina e il safranale, che gli conferiscono proprietà antiossidanti e di supporto al sistema nervoso. La sua produzione rappresenta una delle rarità agricole dell’isola, un patrimonio che deve essere preservato per le future generazioni. Inoltre, lo zafferano sardo è un ingrediente fondamentale nella cucina regionale, utilizzato per arricchire piatti come i Malloreddus alla Campidanese e in una varietà di dolci tradizionali.
La discussione durante la tavola rotonda toccherà anche il tema della competitività internazionale. In un mercato sempre più globalizzato, infatti, è essenziale trovare strategie di valorizzazione che possano far crescere la presenza dello zafferano sardo sui mercati esteri. La partecipazione di Simone di Persio, rappresentante della Cooperativa Altopiano di Navelli, portatore dell’esperienza della coltivazione dello zafferano dell’Aquila, offrirà un confronto interessante su come altre realtà italiane abbiano affrontato la sfida della promozione e della distribuzione di prodotti DOP.
L’evento di San Gavino Monreale rappresenta quindi un’occasione unica per approfondire il ruolo dello zafferano sardo nell’economia locale e internazionale, ma anche per celebrare una tradizione che affonda le radici nella storia millenaria della Sardegna.