Il 10 novembre, il Matera Film Festival ospiterà la presentazione ufficiale del film “Il sogno dei pastori”, il primo lungometraggio di finzione di Tomaso Mannoni. Un’opera che esplora la crisi del settore agropastorale in Sardegna, con uno sguardo tra fiaba e commedia.
Il 10 novembre 2024, il Matera Film Festival accoglierà la proiezione di “Il sogno dei pastori”, il debutto nel lungometraggio di finzione di Tomaso Mannoni. Il film, che si inserisce nella selezione ufficiale del festival, racconta una storia affascinante e originale, immersa nel cuore della Sardegna, e affronta la crisi del settore agropastorale, un tema di grande attualità per l’isola. Il regista, apprezzato documentarista e vincitore di una nomination ai Nastri d’Argento per il suo precedente lavoro, The Wash, si cimenta qui con una narrazione che mescola elementi di fiaba e commedia, utilizzando una cornice antropologica unica.
La proiezione di “Il sogno dei pastori” si terrà alle 17:00, e vedrà la partecipazione del regista Tomaso Mannoni, insieme ai produttori Luca Cabriolu e Andrea Di Blasio, che rappresentano Ombre Rosse e Blue Film, le case di produzione dietro il progetto. Durante l’evento, il pubblico avrà l’opportunità di incontrare i protagonisti e discutere della genesi e dei temi del film, che è stato girato nei suggestivi paesaggi della Barbagia e del Mandrolisai, due delle zone più emblematiche della Sardegna.
Un film che riflette sulla crisi agropastorale sarda
La trama di “Il sogno dei pastori” ruota attorno a un pastore sardo, personaggio centrale della storia, che lotta per salvaguardare la tradizione e le radici della sua terra, ma si trova intrappolato in un contesto sociale ed economico sempre più precario. La figura del pastore, puramente disillusa, si contrappone a quella di un turista napoletano, un intraprendente truffatore che cerca soluzioni facili per sfuggire alle proprie difficoltà. Il film mette in luce la crescente frustrazione del comparto agropastorale sardo, sempre più minacciato dalla modernità e dalla globalizzazione, e riflette su come le nuove generazioni guardano ai social media come a un possibile strumento di cambiamento. Una riflessione importante, dunque, sul futuro dell’agricoltura e dell’allevamento tradizionale, e sul rapporto tra tradizione e innovazione.
Nel film, il contrasto tra i due protagonisti è palpabile, ma in qualche modo entrambi sembrano cercare una via d’uscita simile, ognuno a modo proprio. L’incontro di due mondi diversi si svolge in uno scenario che sembra sospeso tra il sogno e la realtà, con una narrazione che riesce a rendere leggero un tema tanto delicato. La Sardegna, con la sua storia, i suoi paesaggi e la sua cultura, diventa un personaggio a sé, elemento imprescindibile per la comprensione delle dinamiche sociali ed economiche che il film esplora.
Un cast di talento e una colonna sonora che emoziona
Il film vanta un cast di attori di rilievo, tra cui Alessandro Gazale, Fabio Fulco, Astrid Meloni e Federico Saba. Le loro interpretazioni, insieme alla scrittura e alla regia di Mannoni, danno vita a un prodotto che promette di coinvolgere e far riflettere il pubblico. Il film si distingue anche per la colonna sonora, firmata da Mauro Palmas, musicista di grande talento, che contribuisce a rendere ancora più suggestiva l’atmosfera del film. La sua musica accompagna la narrazione con melodie che richiamano le tradizioni sarde, creando un legame profondo tra il paesaggio sonoro e quello visivo.
Ombre Rosse e Blue Film, le case di produzione del progetto, sono riuscite a dar vita a un film che unisce la tradizione del cinema italiano con un approccio moderno e innovativo, affrontando tematiche universali come la sostenibilità, la povertà rurale e le difficoltà dell’ambiente agropastorale, ma anche il desiderio di riscatto e di cambiamento. L’opera di Tomaso Mannoni, quindi, rappresenta un’importante testimonianza della realtà sarda, ma anche un’analisi sociale e culturale che parla a tutto il pubblico.