“Quirra Megastore”: il teatro di denuncia sui silenzi istituzionali

Il 10 novembre, “Ilos Teatro” porta in scena a Mogoro un’opera satirica che racconta il dramma del Poligono del Salto di Quirra, tra effetti collaterali, omissioni politiche e tragedie mai risolte. Una riflessione che affronta la gravità dei fatti con ironia.

Il 10 novembre 2024 alle 18:00, la rassegna Ultimo Teatro 2024 si arricchisce di un appuntamento di forte impatto sociale. Ilos Teatro presenta a Mogoro, presso la storica Fabbrica delle Gazzose, lo spettacolo “Quirra Megastore”, un’opera teatrale che si concentra sui fatti legati al Poligono del Salto di Quirra, un’area militare della Sardegna al centro di numerose polemiche per le sue implicazioni sanitarie, ecologiche e politiche. Il monologo è scritto e interpretato da Mauro Salis, che, con il suo stile incisivo e provocatorio, indaga le atrocità e le menzogne che da oltre sessant’anni ruotano attorno a questo poligono. Lo spettacolo si inserisce all’interno della 21ª edizione della rassegna di teatro contemporaneo, con un tema che non può lasciare indifferenti.

L’opera affronta le gravi problematiche legate alla presenza del Poligono del Salto di Quirra in Sardegna, un luogo dove il dramma delle persone che vivono nelle vicinanze, tra malformazioni e malattie, ha sempre ricevuto un’attenzione istituzionale insufficiente. Le storie di morti sospette, malformazioni e malattie legate all’uso di materiali bellici e altre pratiche pericolose si intrecciano con la politica italiana, che in molte occasioni ha preferito il silenzio o ha risposto con giustificazioni assurde. Lo spettacolo prende di mira proprio questi silenzi e risposte evasive, mettendo in evidenza la contraddittorietà e la gravità della situazione.

Satira e denuncia: un modo teatrale di affrontare una tragedia

“Quirra Megastore” si presenta come un tentativo di colmare il vuoto lasciato dalle istituzioni e di raccontare una vicenda che, per decenni, ha visto le voci di protesta soffocate dal silenzio. Mauro Salis, con il suo monologo satirico, non cerca di fare propaganda, ma denuncia le falle di un sistema che ha ignorato le sofferenze di intere popolazioni. La satira diventa così uno strumento per raccontare la tragedia, ma anche per mettere in luce le assurdità delle risposte politiche. Per esempio, l’idea che l’uso di contraccettivi possa essere la causa delle malformazioni o la convinzione che i residui bellici sul fondale marino possano favorire il ripopolamento delle specie marine.

Queste risposte, in un contesto di tragedia umana e ambientale, si rivelano surreali e grottesche, e proprio questa dimensione comica aiuta a far emergere la gravità della situazione. Il risultato è un teatro che non si limita a raccontare, ma che sfida anche il pubblico a riflettere sull’indifferenza istituzionale e sulla capacità delle persone di sopportare la sofferenza per anni senza una risposta concreta.

Un’opera che sfida il silenzio e la complicità

“Quirra Megastore” non si limita a essere una denuncia, ma si configura come un atto di resistenza culturale. Nella terra di nessuno che ha fatto da sfondo al Poligono del Salto di Quirra, dove il silenzio sembra l’unico modo per attutire le grida di dolore, lo spettacolo cerca di rompere questo vuoto. Il teatro diventa un mezzo per occupare temporaneamente quello spazio che separa la verità dai potenti interessi che quella verità potrebbe minacciare. La scelta di una chiave ironica e satirica risulta quindi funzionale a un racconto che non vuole solo informare, ma anche scuotere il pubblico.

L’opera teatrale, che rientra nell’ambito di Ultimo Teatro 2024, rappresenta un’occasione importante per riflettere su un tema di grande rilevanza sociale, soprattutto per il territorio sardo. Ilos Teatro porta sul palcoscenico una riflessione amara, ma indispensabile, sulle menzogne che ancora oggi continuano a circondare le vicende del Poligono del Salto di Quirra, e sul ruolo che la politica ha avuto nel negare una verità che da troppo tempo dovrebbe essere messa a nudo.

L’ingresso all’evento è libero e gratuito, un’opportunità per il pubblico di avvicinarsi a una delle questioni più scottanti della Sardegna contemporanea, e di farlo in modo coinvolgente e provocatorio. La rassegna Ultimo Teatro 2024 continua così a essere un importante punto di riferimento per chi desidera un teatro che non solo intrattiene, ma che invita anche a una riflessione critica e necessaria.

Per maggiori dettagli sul programma della rassegna e per informazioni sull’ingresso, è possibile consultare il sito ufficiale di Ultimo Teatro e della Fabbrica delle Gazzose di Mogoro.

About Tomaso Pisano

Appassionato di videogiochi e musica, di sport nello specifico calcio. Animatore presso matrimoni, studente di beni culturali sezione archeologica.

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