I fili della memoria: il racconto della vita di Marianna Bussalai nel nuovo film di Gianluca Medas
Un progetto cinematografico dedicato alla figura di Marianna Bussalai, simbolo di resistenza e cultura sarda, che prenderà vita a Orani con il regista Gianluca Medas. Scopri il progetto che celebra una delle donne più importanti dell’antifascismo sardo.
A partire dall’11 novembre, Orani, piccolo comune in provincia di Nuoro, si trasformerà nel set di un progetto cinematografico che promette di lasciare un segno indelebile nella cultura sarda. Si tratta di “I fili della memoria. Progetto per un film su Marianna Bussalai”, un’opera che racconta la vita e l’eredità di una delle figure più significative della resistenza antifascista in Sardegna. Il regista Gianluca Medas firma la regia di questo film, che vedrà la luce grazie alla collaborazione con Maria Grazia Perria, coautrice della sceneggiatura. La produzione è affidata all’Associazione Figli d’Arte Medas e a Terra de Punt, con il sostegno fondamentale della Fondazione di Sardegna e il patrocinio del Comune di Orani.
Una figura iconica nella storia dell’antifascismo sardo
Il film nasce per rendere omaggio a Marianna Bussalai, una donna che ha segnato la storia della Sardegna con il suo coraggio e la sua determinazione. Bussalai (1904-1947), poetessa, attivista e membro di spicco del Partito Sardo d’Azione, dedicò la sua vita alla causa dell’indipendentismo e alla lotta contro il regime fascista. Cresciuta a Orani, il suo impegno politico e culturale la portò a diventare un punto di riferimento per l’intera comunità sarda. Nonostante le difficoltà legate alla sua malattia che le impedì di proseguire gli studi, la giovane Marianna divenne un’autodidatta, facendo della sua casa un luogo di incontro, cultura e resistenza.
La sua vita è stata caratterizzata da incontri con intellettuali e militanti di rilievo, come Emilio Lussu, Luigi Oggiano e Titino Melis, e la sua visione di una Sardegna libera e consapevole della propria identità ha attraversato le generazioni. Marianna Bussalai non solo ha difeso la sua terra, ma ha anche lottato per l’emancipazione delle donne, promuovendo l’educazione e l’autonomia femminile in un contesto storico dominato dalla repressione fascista. Il film di Gianluca Medas si prefigge di restituire voce a questa figura straordinaria, dando una nuova vita alla memoria di una donna che, con la sua forza, ha contribuito a scrivere una parte importante della storia contemporanea sarda.
La scelta di Orani come set del film
Orani, paese che ha visto nascere Marianna Bussalai, diventa quindi il cuore pulsante di questo progetto. Il regista Medas ha scelto di girare il film nel luogo che più di ogni altro può raccontare la vita e l’impegno della protagonista. Come ha dichiarato lo stesso Gianluca Medas, l’obiettivo del progetto è quello di raccontare una Sardegna che guarda oltre i confini del suo tempo, con un’invocazione alla forza della cultura locale e alla resistenza di chi ha saputo costruire un’identità sarda ben radicata e consapevole. Il film intende così restituire dignità a una figura femminile che ha messo la sua vita al servizio di un ideale che trascende il singolo individuo, proiettandosi verso una Sardegna più libera e più giusta.
Il ruolo centrale di Marisa Serra
Ad interpretare la figura di Marianna Bussalai nel film sarà Marisa Serra, attrice di Dorgali, già apprezzata per il suo lavoro in “L’amore e la gloria”, una pellicola dedicata alla vita di Grazia Deledda. Marisa Serra è stata scelta per il suo talento interpretativo e per la sua capacità di incarnare l’intensità emotiva di una figura tanto complessa e affascinante come quella di Bussalai. La sua interpretazione promette di restituire al pubblico la determinazione, il coraggio e l’intelligenza politica di una donna che, pur vivendo in un periodo segnato dalla violenza e dalla repressione, ha saputo dare voce e forza a un’intera generazione.
Le riprese del film saranno un’occasione imperdibile per riscoprire la Sardegna autentica, quella che ha visto il sorgere di una delle sue voci più forti nel campo della cultura e della politica. Il progetto “I fili della memoria” diventa così non solo un omaggio alla memoria di Marianna Bussalai, ma anche una riflessione sulla resilienza della cultura sarda e sul valore della resistenza come atto di libertà.
Un progetto che abbraccia la memoria storica
Il film non si limita a raccontare una storia, ma intende anche promuovere una riflessione più ampia sul ruolo della memoria storica nella formazione dell’identità collettiva. Attraverso il racconto della vita di Marianna Bussalai, Gianluca Medas e il suo team cercano di restituire il valore di una testimonianza che troppo spesso è stata dimenticata o ignorata. Il progetto si inserisce in un percorso più ampio di valorizzazione delle figure femminili e delle loro lotte, spesso oscurate dalle narrazioni ufficiali. In un’epoca in cui la cultura sarda si trova a confrontarsi con nuove sfide e nuovi orizzonti, riscoprire le storie di donne come Marianna Bussalai significa rafforzare la propria identità e la propria memoria storica.