Dal 13 al 17 novembre, Macomer e i paesi dell’Unione Comuni Marghine si trasformeranno in un palcoscenico culturale, dove la Sardegna si racconta tra libri, mostre e incontri.
Dal 13 al 17 novembre 2024, Macomer ospiterà la XXII edizione della Mostra del Libro edito in Sardegna, un evento che ogni anno si arricchisce di contenuti culturali, portando alla ribalta la letteratura e l’editoria sarda. Quest’anno, il tema centrale sarà “Sardegna AlterNativa”, una riflessione sulla Sardegna come terra di contrasti e sinergie, di tradizione e innovazione. L’obiettivo della mostra è celebrare l’identità dell’isola, ma anche esplorare la sua apertura verso il mondo, mettendo in luce la ricchezza delle sue diversità. Saranno coinvolti 56 ospiti, tra cui scrittori, musicisti, artisti e pensatori, e una variegata rappresentanza di 11 case editrici locali.
La manifestazione, che prenderà piede nei luoghi di maggior interesse di Macomer, si estenderà quest’anno anche agli altri comuni dell’Unione Comuni Marghine, dove si terranno numerosi laboratori e attività di approfondimento. “Sardegna AlterNativa” vuole dare valore all’alterità, all’incontro con l’altro, pur mantenendo salda la connessione con le radici sarde. Un concetto sottolineato dall’assessore alla cultura di Macomer, Fabiana Cugusi, che definisce il tema come una riflessione sul valore dell’individualità e della propria appartenenza al territorio, un territorio che sa essere accogliente e al tempo stesso fiero della propria unicità.
Il programma della mostra e gli eventi principali
L’edizione di quest’anno si caratterizzerà per una grande varietà di eventi, pensati per ogni tipo di pubblico. Un programma che spazia dai dibattiti sulla cultura sard alla musica, dalle letture poetiche alle presentazioni di libri, senza dimenticare i laboratori scolastici che coinvolgeranno circa 1500 studenti provenienti da tutta la zona. Una delle novità più attese riguarda l’inclusione dei giovani nella creazione di contenuti letterari: dopo la mostra, infatti, sarà lanciato un concorso letterario rivolto alle scuole, che si concluderà con l’annuncio dei vincitori nella primavera del 2025.
Il presidente dell’Unione Comuni Marghine e sindaco di Sindia, Franco Scanu, ha sottolineato l’importanza di un evento che coinvolge l’intero territorio, cercando di creare una rete di conoscenza tra i comuni e i cittadini. Gli eventi si terranno in diversi luoghi di Macomer, tra cui Casa Attene, la biblioteca comunale e il Teatro Costantino, offrendo una panoramica completa della produzione editoriale sarda. Le mostre tematiche e le esposizioni saranno una costante del programma, esplorando i più vari aspetti della cultura isolana, dalla storia all’arte contemporanea.
Un programma ricco di ospiti e incontri
Numerosi gli ospiti di spicco che parteciperanno alla manifestazione. Tra i più noti, figura Vanni Oddera, che presenterà il libro “Si cade anche da fermi. Storia di amore e mototerapi” insieme a Giovanni Dessole, ma anche Flavio Soriga, Davide Piras, Elena Ledda, Mauro Trogu e Giuseppa Tanda. Un programma fittissimo che si articolerà tra presentazioni di libri, letture pubbliche, spettacoli teatrali e momenti musicali. Il Teatro Costantino ospiterà eventi di grande impatto culturale come la rappresentazione “Benvenuto in psichiatria” della compagnia Cada Die Teatro, che metterà in scena le storie tratte dal libro di Giovanni Casula, portando il pubblico a riflettere sulle tematiche della psichiatria.
L’inclusione scolastica e il valore educativo
Un aspetto particolarmente significativo di questa edizione sarà l’approccio educativo. Come sottolineato da Roberta Balestrucci, coordinatrice della Mostra per conto del Centro Servizi Culturali, l’inclusione delle scuole avrà un ruolo centrale. Non solo con il coinvolgimento di studenti di ogni grado scolastico in attività pratiche e laboratoriali, ma anche con la promozione di riflessioni più profonde sui temi della disabilità, delle malattie psichiatriche e delle dipendenze. Il programma di quest’anno si presenta come un’opportunità per sensibilizzare le giovani generazioni alla cultura, ma anche per sensibilizzare sul lato sociale e civile dei temi trattati nei libri.