Dal 6 dicembre, al Cine/Teatro “Olbia” di Olbia, inizia un viaggio emozionante nella Stagione di Prosa 2024-2025, un calendario ricco di spettacoli che spaziano dalle tragedie greche alle commedie moderne, con un omaggio speciale a Gigi Riva e il Cagliari Calcio.
L’attesissima Stagione di Prosa 2024-2025 al Cine/Teatro “Olbia” promette una programmazione variegata e coinvolgente, con una serie di spettacoli che spaziano dai grandi classici della tradizione teatrale a produzioni contemporanee di forte impatto. Organizzata dal CeDAC (Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna) con il patrocinio del Comune di Olbia, della Regione Sardegna, del Ministero della Cultura e il contributo della Fondazione di Sardegna, questa stagione si propone di esplorare le passioni umane attraverso storie intense e commoventi. La programmazione si articola in otto spettacoli, dal 6 dicembre fino ad aprile 2025, con una miscela di tragedie antiche, brillanti commedie e omaggi a icone della cultura popolare.
Un inizio tra comicità e riflessione sociale
La stagione si apre il 6 dicembre con il one-woman-show “Tilt – Esaurimento Globale” di Debora Villa. Questo spettacolo, scritto con Carlo Gabardini, è un’analisi ironica ma profonda delle crisi sociali ed esistenziali che segnano la nostra contemporaneità: dalle pandemie alle guerre, passando per la crisi climatica ed economica. La Villa porta in scena le nevrosi di un’umanità alle prese con un mondo sempre più disfunzionale, ma lo fa con una leggerezza che rende lo spettacolo terapeutico e divertente, mescolando satira e comicità. Lo spettacolo è un invito a riflettere, ma anche un grido di speranza che si conclude con una riflessione sull’incredibile forza delle donne.
Il 10 gennaio sarà la volta di “L’illusione coniugale” di Eric Assous, con Rosita Celentano e Attilio Fontana, una commedia che esplora le dinamiche di una relazione matrimoniale attraverso un gioco di gelosie, tradimenti e confessioni. Diretta da Stefano Artissunch, questa commedia esamina la vita di coppia con un tocco di ironia e provocazione, mettendo in scena le contraddizioni e le incertezze che spesso accompagnano i rapporti amorosi. La trama ruota attorno a Giovanna e Massimo, che decidono di rivelarsi i rispettivi tradimenti, ma scoprono che la verità può essere più complicata e imbarazzante di quanto avessero immaginato.
Omaggio a Gigi Riva: un mito in scena
Un altro evento imperdibile si terrà il 31 gennaio con “Riva Luigi ’69 ’70 – Cagliari ai dì dello scudetto”. Questo spettacolo, scritto e interpretato da Alessandro Lay, rende omaggio al leggendario calciatore Gigi Riva, simbolo dello sport italiano e indimenticabile capitano del Cagliari Calcio, che nel 1970 guidò la squadra alla storica vittoria dello scudetto. La pièce racconta non solo le gesta sportive di Riva, ma anche il suo lato umano, lontano dai riflettori. La scenografia e la musica, curate da Matteo Sanna e Giovanni Schirru, completano un tributo che si fonde con la storia della Sardegna e della sua passione per il calcio. Un’occasione per rivivere la gloria di un’epoca leggendaria, in cui la figura di Riva ha rappresentato molto di più che un semplice campione: un simbolo di determinazione e amore per la propria terra.
Storie di guerra e resistenza nella Stagione di Prosa
La Stagione di Prosa prosegue il 14 febbraio con “L’Assaggiatrice di Hitler”, un dramma ispirato al romanzo di Rosella Postorino. La pièce, diretta da Sandro Mabellini, racconta la storia di Rosa Sauer, una giovane donna costretta a testare i cibi destinati al Führer durante la Seconda Guerra Mondiale. Silvia Gallerano e Alessia Giangiuliani portano in scena una narrazione cruda e realistica sulla banalità del male, esplorando le dinamiche psicologiche di chi è costretto a vivere in un regime totalitario. Il racconto si snoda tra dolore e resistenza, mettendo in evidenza come l’adattamento a una realtà violenta possa lentamente annullare la propria umanità.
A seguire, il 21 febbraio, sarà la volta di “Le gratitudini”, un adattamento teatrale del romanzo di Delphine de Vigan, diretto e interpretato da Paolo Triestino. La storia si concentra su Michka, una donna anziana che affronta il declino della sua mente mentre cerca di esprimere gratitudine per le persone che l’hanno aiutata nella vita. Un’opera delicata e riflessiva, che parla di amore, perdita e memoria, arricchita dalla performance di attori come Lucia Vasini, Lorenzo Lavia e Valentina Bartolo.
Tradizione e innovazione nel teatro di Olbia
Infine, non mancheranno momenti di riflessione su tematiche universali come la guerra e la sua devastazione, con la rappresentazione di “Andromaca” il 14 marzo, un dramma antico di Euripide reinterpretato da I Sacchi di Sabbia. Questo spettacolo, che mescola mitologia e attualità, esplora le ferite della guerra attraverso la figura di Andromaca, vedova di Ettore e prigioniera di guerra, costretta a vivere in un mondo di conflitti familiari e politici. La scena si anima di emozioni forti, tra la tragedia e l’ironia, un mix che cattura il pubblico con la sua potenza e profondità.
Un palcoscenico per ogni gusto e interesse
La Stagione di Prosa 2024-2025 di Olbia è una programmazione che promette di soddisfare tutti i gusti, dal grande teatro classico alle riflessioni più intime sulla società contemporanea. Ogni spettacolo è un invito a esplorare temi universali, ma con un’attenzione particolare per le specificità culturali e storiche della Sardegna, un’isola che attraverso il teatro continua a rinnovare la propria identità e a raccontare storie senza tempo.