La rassegna culturale a Mogoro offre un viaggio intimo nelle parole e nelle esperienze di Primo Levi, attraverso una rappresentazione scenica che unisce l’arte teatrale alla testimonianza storica. Lo spettacolo, portato in scena dal Teatro del Segno, invita il pubblico a rivivere la storia dell’autore e a riflettere sulla Shoah in una narrazione sospesa tra chimica e umanità.
Domenica 17 novembre alle ore 18.00, il Teatro del Segno porta a Mogoro una produzione unica nella cornice suggestiva de “La Fabbrica delle Gazzose”. Con “Il Sistema Periodico” di Primo Levi, l’evento è parte del festival Ultimo Teatro 2024. Questa rassegna annuale giunge alla sua ventunesima edizione, consolidandosi come uno dei punti di riferimento culturali della Sardegna. Gli spettatori avranno l’opportunità di immergersi nel mondo di Levi, in un viaggio che unisce scienza e umanità e che rende omaggio al legame unico che l’autore ebbe con la chimica, professione e ancora di salvezza nei momenti più difficili della sua vita.
Il progetto nasce da un’idea sviluppata nel corso di quattro anni, un periodo in cui il Teatro del Segno ha meditato a lungo sulla giusta modalità di rappresentare un’opera così intima e complessa. La messa in scena rispetta la profondità e la delicatezza del pensiero di Levi, evitando qualunque tradimento dello spirito del testo originale. Così facendo, lo spettacolo si propone di mettere in luce non solo lo scrittore, ma anche l’uomo che ha vissuto, testimoniato e trasformato l’esperienza della Shoah in un potente atto di resistenza attraverso la parola. La pièce attraversa il tempo e tocca temi universali, in particolare il valore della dignità umana, mettendo a confronto il pubblico con un pezzo della storia del Novecento che rimane attuale e imprescindibile per il presente.
L’eredità di Primo Levi: un testimone dell’orrore dei campi di concentramento
La performance teatrale si basa su “Il Sistema Periodico”, opera che lo stesso Levi definì tra le sue più autentiche, e che descrive con sensibilità la sua evoluzione come uomo e chimico. Il racconto si snoda tra i ventuno capitoli del libro, ciascuno dedicato a un elemento chimico, e ognuno di essi rappresenta un incontro, un’esperienza di vita o una riflessione morale. Con la narrazione, lo spettacolo ricostruisce parte della formazione civile dell’autore, tracciando un percorso che va dagli anni del fascismo alla deportazione, fino alla faticosa reintegrazione nella vita quotidiana. Le parole di Levi si fanno mezzo per trasmettere l’importanza della testimonianza e della memoria, richiamando al contempo l’esigenza di lottare contro l’ignoranza e la violenza.
Sulla scena, pochi elementi essenziali danno vita a un mondo in cui la chimica si intreccia con l’esistenza stessa. La narrazione viene accompagnata dalla musica dal vivo di Juri Deidda, sassofonista che contribuisce a creare un’atmosfera carica di tensione emotiva. Questo connubio tra suoni e parole permette al pubblico di sperimentare il fluire ininterrotto del pensiero di Levi, offrendo una visione più profonda delle sue opere, tra cui racconti, poesie e riflessioni. La scelta di rappresentare “Il Sistema Periodico” in una scena volutamente semplice ha l’obiettivo di mantenere l’attenzione del pubblico sulle parole dell’autore, risvegliando in ciascuno il valore della memoria come atto di resistenza.
Per approfondire i dettagli della rassegna e consultare il calendario degli spettacoli, è possibile visitare la pagina ufficiale del Comune di Mogoro.