Il Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti propone standard più rigidi per garantire una maggiore protezione a utenti, ciclisti e pedoni contro i monopattini selvaggi
L’European Transport Safety Council (Etsc) lancia un appello per migliorare la sicurezza dei monopattini elettrici in tutta l’Unione Europea. L’organizzazione, con sede a Bruxelles, ha pubblicato il rapporto “Pin Flash Report 47 – Improving the Road Safety of e-scooters”, che evidenziava l’urgenza di interventi strutturali e normativi. Tra le proposte principali, l’introduzione di requisiti tecnici obbligatori per tutti i modelli venduti nell’UE: limitatori di velocità, stabilità migliorata, freni anteriori e posteriori efficienti, oltre a luci e avvisatori acustici. Si richiedeva, inoltre, il rispetto di un’età minima di 16 anni per guidare questi dispositivi, l’uso obbligatorio del casco e il divieto assoluto di trasportare passeggeri o guidare in stato di ebbrezza.
Queste iniziative si inserivano in un contesto di crescenti preoccupazioni legate alla sicurezza della micromobilità urbana. Solo nel 2022, i dati riportavano un aumento significativo delle vittime su strada. Nell’UE, i decessi legati a monopattini elettrici passavano da 81 nel 2021 a 119 nel 2022, con un incremento del 46,91%. In Italia, i numeri erano ancora più drammatici: dai 9 morti del 2021 ai 16 del 2022, fino a toccare quota 21 nel 2023, segnando un aumento del 31,25%. Il rapporto Etsc sottolineava come tali cifre riflettessero non solo l’incremento dell’uso di questi dispositivi, ma anche l’urgenza di regolamentazioni più severe.
Sicurezza stradale e velocità: verso nuovi limiti nelle città europee
Un altro punto cruciale del rapporto riguardava la riduzione dei limiti di velocità nelle aree urbane. L’Etsc suggeriva di abbassare il limite a 30 km/h nelle città, una misura che avrebbe protetto non solo i conducenti di monopattini elettrici, ma anche pedoni e ciclisti, considerati utenti vulnerabili della strada. La coautrice del rapporto, Jenny Carson, sottolineava come fosse fondamentale combinare un traffico urbano più sicuro con veicoli più affidabili e comportamenti più responsabili degli utenti.
Le raccomandazioni includevano anche l’aggiornamento degli standard di sicurezza applicati ai veicoli più grandi, come auto e camion, affinché potessero riconoscere la presenza di monopattini elettrici, riducendo il rischio di incidenti. Secondo l’Etsc, il ritardo nella diffusione delle nuove tecnologie di sicurezza rappresentava una sfida significativa, poiché occorrevano anni prima che queste diventassero standard su larga scala. Bruxelles, insieme alle istituzioni europee, era chiamata a intervenire con urgenza per accelerare questo processo.