La rassegna cinematografica “Diritti e processi nel cinema”, organizzata da La Settima Arte con la direzione di Antonello Zanda, riprende il suo programma nel cuore di Cagliari, presso il Cinema Greenwich d’Essai. Con un approccio innovativo, il progetto esamina temi profondi legati alla giustizia e alla fallibilità del sistema giudiziario, portando sullo schermo storie di processi ed errori giudiziari che riflettono esperienze umane universali
Lunedì 18 novembre alle ore 18:30, la rassegna si apre con una serata interamente dedicata al regista Paolo Carboni, che presenterà le sue opere ispirate alla drammatica vicenda di Aldo Scardella. Carboni porta sullo schermo una Cagliari periferica degli anni Ottanta con il suo film “Polvere” (Italia 2023), un’opera che ha raccolto consensi sia di pubblico che di critica, aggiudicandosi premi prestigiosi come il San Diego Italian Film Festival e il LiberAzioni Festival di Torino. Con uno stile crudo, il film ricostruisce il tragico epilogo della vita di Aldo Scardella, uno studente universitario arrestato per errore, costretto a una dura detenzione in isolamento per 185 giorni e morto suicida nel Carcere di Buoncammino con un drammatico messaggio: “muoio da innocente”. Carboni offre così uno sguardo intenso sulla disperazione e il dolore di chi vive il carcere senza colpa, stimolando riflessioni sui limiti del sistema giudiziario italiano.
Proiezioni e dibattiti: il ricordo di Aldo Scardella attraverso le testimonianze e le opere di Paolo Carboni
A seguire, sempre lunedì, verrà proiettato “185 Giorni” (Italia 2007), una pellicola che arricchisce il quadro della vicenda di Scardella grazie a un’intensa collaborazione tra Carboni e Cristiano Scardella, fratello del protagonista. Il film, che alterna immagini di repertorio e articoli giornalistici alle testimonianze di amici e legali, ricostruisce l’ambiente claustrofobico e opprimente di quel periodo, dando voce a chi ha vissuto l’esperienza indirettamente. Sul palco, il regista dialogherà con il pubblico insieme a Cristiano Scardella, creando un’occasione unica di riflessione e dibattito sulla giustizia e sui limiti umani di fronte al processo penale.
La serata è organizzata con la collaborazione dell’Associazione Gramsci di Cagliari, che ha contribuito alla realizzazione del progetto, confermando il suo impegno nella promozione culturale sul territorio sardo. Un momento intenso, dunque, che punta a sensibilizzare il pubblico sull’importanza della giustizia e delle riforme necessarie per tutelare i diritti civili.
“La parola ai giurati” e il dibattito sul processo come metafora dell’esperienza umana
Giovedì 21 novembre, il secondo appuntamento settimanale offre una nuova occasione di approfondimento. Alle 18:30, il noto avvocato Matteo Pinna, presidente dell’Ordine degli avvocati, introdurrà il tema “Dubbio e decisione: il processo come metafora dell’esperienza umana”. Il suo intervento precederà la proiezione di “La parola ai giurati” di William Friedkin (USA, 1997), adattamento del celebre dramma cinematografico del 1957. Questo film riporta sul grande schermo l’avvincente dinamica di una giuria alle prese con un caso di omicidio in cui il verdetto di colpevolezza porterebbe un giovane nel braccio della morte. La tensione si snoda attorno a un giurato che, opponendosi agli altri, instilla il ragionevole dubbio sul caso.
Elisabetta Randaccio, nota critica cinematografica e giornalista, accompagnerà il pubblico nell’analisi del film, offrendo uno spunto critico sul ruolo dei giurati e sulle responsabilità della giustizia. Il film apre quindi un dialogo tra giustizia e morale, approfondendo il confine tra colpa e innocenza in un sistema giudiziario che spesso, sebbene in buona fede, risulta fallibile.
Una rassegna per riflettere sul valore della giustizia e sui limiti del sistema
La rassegna “Diritti e processi nel cinema” conferma l’impegno del Cinema Greenwich nel proporre eventi culturali di rilievo a Cagliari, con il sostegno dell’Assessorato della Pubblica Istruzione e della Regione Autonoma della Sardegna. Il progetto si avvale inoltre del supporto dell’Associazione Luca Coscioni e della Società Umanitaria – Cineteca Sarda, simboli di un’importante rete di collaborazione tra enti culturali. Le proiezioni sono aperte al pubblico gratuitamente, offrendo così l’opportunità di una fruizione culturale inclusiva, con l’intento di sensibilizzare su temi cruciali attraverso la potenza narrativa del cinema.