Tre giorni di laboratori, conferenze e musica nel cuore del Mandrolisai per un viaggio tra archeologia, tradizione e cultura sarda
Sinnos & Mudas, la rassegna culturale di Sorgono, torna per la sua seconda edizione con un programma ricco e articolato. Dedicato a valorizzare il patrimonio storico e culturale della Sardegna, l’evento si snoderà per tre giorni dal venerdì alla domenica, offrendo un’immersione nella tradizione sarda attraverso laboratori, conferenze, concerti e visite guidate. La manifestazione è promossa dal Comune di Sorgono con il sostegno della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna, e coinvolge l’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo. I visitatori potranno conoscere le radici storiche e artistiche di una delle aree più autentiche dell’isola, il Mandrolisai, con l’obiettivo di promuovere un turismo attento e sostenibile.
L’archeologia del Mandrolisai e il coinvolgimento delle scuole di Sorgono
Antonio Cau, direttore artistico della rassegna, ha spiegato che l’edizione 2024 si concentrerà sui periodi storici del territorio, con un’attenzione particolare al periodo medievale del Mandrolisai. “Abbiamo puntato su laboratori dedicati alla storia e alla tradizione del Mandrolisai, coinvolgendo anche le scuole locali,” spiega Cau. Il programma prevede attività pensate per studenti di ogni età, a partire dalle classi della Scuola Secondaria di Primo Grado di Sorgono, per i quali sono stati organizzati laboratori di fumetto e scrittura. L’intento è attrarre i giovani attraverso attività didattiche, affiancando così un aspetto ludico all’educazione culturale. Per maggiori dettagli sul coinvolgimento scolastico, è possibile visitare il sito ufficiale dell’Associazione Enti Locali che ha supportato l’organizzazione dell’evento.
Sinnos & Mudas apre venerdì con il laboratorio di creazione di maschere tradizionali sorgonesi, a cura del Gruppo Arestes dell’Associazione Mandra Olisai. Si continua sabato presso le scuole, dove i ragazzi potranno esplorare il mondo del disegno fumettistico e della scrittura creativa sotto la guida di Sandro Dessì. Domenica, nel Parco comunale Villa Cristina, è previsto un evento dedicato all’archeologia, in cui i partecipanti, sotto la supervisione di Carmen Delogu, potranno sperimentare le tecniche di scavo archeologico. La rassegna propone anche laboratori di danza, musica e canto a cura di Sergio Putzu, Costantino Lai e dell’Associazione Culturale Cuncordu Sorgonesu, per trasmettere le antiche sonorità sarde ai partecipanti.
Le visite guidate e il fascino della “Stonehenge sarda”
Le visite guidate sono un elemento centrale di Sinnos & Mudas, con la possibilità di esplorare uno dei luoghi archeologici più suggestivi della Sardegna: il sito di Biru ‘e Concas, noto anche come “Stonehenge sarda.” Questo sito, caratterizzato da una serie di menhir antichissimi, sarà visitabile sabato e, in mattinata, domenica 17. Le guide turistiche saranno a disposizione per accompagnare i visitatori lungo il sentiero, offrendo approfondimenti e curiosità sulla storia millenaria di quest’area. Per maggiori informazioni sul sito e sulle visite, si consiglia di consultare il portale turistico del Comune di Sorgono.
Il venerdì si terrà la prima conferenza del ciclo organizzato da Antonio Cau. Alle 17.30, dopo l’intervento inaugurale del Sindaco di Sorgono, Franco Zedde, si svolgerà il convegno “Il Mandrolisai e il Mediterraneo: archeologia e storia a confronto,” in cui verranno analizzati i periodi storici dal VII al XV secolo. Sabato, invece, il tema sarà il “Canto e devozione della Sardegna centrale,” esplorato da studiosi come Marco Lutzu, Roberto Milleddu e Don Omar Orrù. Parteciperanno all’evento gruppi di canto sacro come i Cuncordu Sorgonesu di Sorgono e i Sos Zovanos de su Rosariu di Santu Lussurgiu, che eseguiranno antichi canti della tradizione.
Il grande finale: musica tra tradizione e innovazione
La domenica si conclude con un concerto di musica tradizionale e contemporanea, con ospiti di rilievo come il chitarrista Matteo Leone e il polistrumentista Mauro Palmas. Leone, vincitore del Premio Parodi 2021, porta un repertorio musicale che fonde sonorità afroamericane e mediterranee, esibendosi in un mix unico di blues e musica sarda. Al suo fianco, il veterano della scena musicale sarda Mauro Palmas e l’organettista Giacomo Vardeu offriranno al pubblico un repertorio di danze e brani rivisitati per mandola e organetto.