Martedì 19, alle ore 17, il Teatro parrocchiale di Assemini ospita un appuntamento dedicato alla letteratura e alla riflessione sull’importanza dei libri. La scrittrice Roberta Corradin sarà presente per dialogare con il pubblico sul suo nuovo romanzo Ma i libri lo sanno, edito da Giunti, un’opera che intreccia avventure, emozioni e temi universali come la sorellanza e il potere trasformativo dei libri.
Il romanzo Ma i libri lo sanno segue le vicende di Renée, un’accademica francese di origini italiane intrappolata in una routine frustrante e solitaria. La protagonista vede la sua vita sconvolta dalla morte improvvisa di Gene Petrov, un brillante matematico e suo grande amore ai tempi di Harvard. Renée si trova a Cambridge per il funerale e scopre un’eredità tanto ingombrante quanto affascinante: una sterminata biblioteca e una figlia, Alienor, di cui ignorava l’esistenza.
In un racconto ricco di colpi di scena e situazioni rocambolesche, Renée si unisce a un gruppo di donne legate a Gene per salvare i libri che rappresentano il suo passato e aiutare Alienor a scoprire la sua strada. La narrazione mette al centro temi come la resilienza, l’amicizia e il potere trasformativo delle storie, offrendo al lettore un viaggio tra emozioni e riflessioni profonde.
Roberta Corradin: una scrittrice poliedrica tra narrativa e gastronomia
Roberta Corradin, originaria del Piemonte, vive a Donnalucata, in Sicilia, dove gestisce insieme al marito Antonio un ristorante che ispira alcune ambientazioni dei suoi romanzi. Con una carriera che spazia dalla narrativa alla saggistica, ha pubblicato opere come Le cuoche che volevo diventare (Einaudi) e Cannoli siciliani (Giunti). è nota per la sua capacità di intrecciare storie avvincenti con tematiche attuali, esplorando legami tra cibo, cultura e identità.
Il festival Éntula conferma ancora una volta la sua vocazione di ponte culturale tra autori e lettori, valorizzando la Sardegna come spazio di incontro e creatività.