Sardignità: un viaggio musicale tra suoni e tradizioni oltre i confini
La manifestazione Sardignità – Suoni oltre confini ha portato in scena un’esperienza unica, intrecciando musica, tradizioni e contaminazioni culturali. L’evento, ospitato nella suggestiva cornice di Cagliari, è stato un omaggio alla ricchezza della tradizione musicale sarda e alla sua capacità di dialogare con altre culture.
Il progetto, nato dalla collaborazione tra artisti locali e internazionali, ha visto la partecipazione di personalità di rilievo come Maria Lai, esperta di canti popolari, e il gruppo Tenores di Orgosolo, celebre per la sua reinterpretazione contemporanea del canto a tenore. Durante la serata, gli spettatori hanno potuto immergersi in sonorità che mescolano strumenti tradizionali, come le launeddas, a influenze jazz e world music, creando un dialogo inedito tra passato e presente.
Un ponte tra tradizione e innovazione musicale
Uno degli aspetti più interessanti di Sardignità è stato l’incontro tra artisti sardi e musicisti internazionali. L’esibizione di Juan Pérez, chitarrista spagnolo, ha evidenziato come le tradizioni iberiche possano armonizzarsi con le melodie sarde, dando vita a un nuovo linguaggio sonoro. Anche i giovani artisti emergenti, come Giulia Aru, hanno portato sul palco la loro visione innovativa, dimostrando che la tradizione non è mai ferma, ma evolve nel tempo.
L’evento è stato organizzato con il supporto del Comune di Cagliari e dell’associazione Sardinia Music Lab, che da anni promuove la valorizzazione del patrimonio culturale sardo attraverso eventi e progetti formativi. I partecipanti hanno sottolineato l’importanza di iniziative come questa per avvicinare le nuove generazioni alla musica tradizionale, presentandola in una veste attuale e coinvolgente.