India, inquinamento atmosferico supera di 60 volte i limiti standard

Nella capitale indiana un’emergenza ambientale con concentrazioni di inquinanti ben oltre i livelli di sicurezza. Le misurazioni rilevano livelli preoccupanti di PM2,5, particelle microscopiche in grado di penetrare nel sangue, con gravi rischi per la salute

A Nuova Delhi, la capitale indiana, la situazione relativa all’inquinamento atmosferico ha raggiunto livelli allarmanti, ben oltre le soglie di sicurezza. Secondo le misurazioni fornite dalla società IQAir, la concentrazione di microparticelle PM2,5, tra le più pericolose per la salute umana, ha superato di oltre 60 volte il limite massimo consigliato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Al mattino, in alcune zone della capitale, la concentrazione è stata di ben 907 microgrammi per metro cubo, un dato che ha messo in luce la gravità della situazione. Queste particelle, di dimensioni minime, sono in grado di penetrare direttamente nel sangue, causando danni al sistema respiratorio e cardiovascolare.

Ogni anno, durante la stagione invernale, Nuova Delhi si trova a fronteggiare un’impennata di inquinamento atmosferico. A contribuire alla situazione si aggiungono non solo i fumi tossici provenienti dalle fabbriche e dal traffico stradale, ma anche le combustioni agricole stagionali, che sono particolarmente intense in questo periodo dell’anno. Questo mix di fattori rende la qualità dell’aria della capitale indiana una delle peggiori al mondo, con evidenti ripercussioni sulla salute dei suoi circa 30 milioni di abitanti. Le autorità locali, nel tentativo di arginare l’emergenza, avevano già dichiarato il livello 4 del piano di allerta, in vigore da domenica sera. Tale livello implica misure drastiche per cercare di evitare un ulteriore peggioramento della situazione.

Le cause dell’inquinamento stagionale e le misure per limitare i danni

Nuova Delhi non è nuova a episodi di inquinamento atmosferico estremo, ma la stagione invernale porta con sé sfide particolarmente difficili da affrontare. Il periodo agricolo, infatti, rappresenta una delle cause principali del deterioramento della qualità dell’aria, con la combustione di rifiuti agricoli che rilascia enormi quantità di particelle tossiche nell’atmosfera. Le pratiche agricole nelle regioni circostanti la capitale contribuiscono pesantemente a questa situazione, peggiorando ulteriormente l’aria già inquinata dalla grande industrializzazione e dal traffico congestionato.

Nonostante gli sforzi delle autorità locali, la lotta contro l’inquinamento di Nuova Delhi sembra essere una sfida costante e difficile da vincere. Le misure temporanee, come la sospensione della circolazione dei veicoli a motore o l’introduzione di limiti alle emissioni industriali, hanno avuto un impatto solo parziale. Per migliorare la situazione, occorrerebbe un impegno a lungo termine, con politiche ambientali più stringenti e la promozione di tecnologie pulite nel settore agricolo e industriale. Le autorità devono lavorare insieme a organizzazioni internazionali e ad altre città colpite dal problema, come Pechino e Karachi, per implementare soluzioni condivise.

About Marina Cossu

Studentessa laureanda di Relazioni Internazionali, appassionata di politica e comunicazione istituzionale.

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