Il Museo MAN di Nuoro inaugura quattro nuove esposizioni che arricchiscono il panorama culturale della città.
“Con queste mostre, confermiamo la qualità del lavoro che stiamo portando avanti al MAN”. É quanto afferma la direttrice del museo, Chiara Gatti, sottolineando l’importanza di continuare ad esplorare temi legati alla natura in chiave poetica. La grande novità di questo ciclo espositivo è la presenza delle opere di El Greco, il celebre pittore tardo-rinascimentale, una vera sorpresa per Nuoro e l’intera Sardegna.
La mostra principale, “El Greco. Dialogo tra due capolavori”, realizzata in collaborazione con l’Accademia Nazionale di San Luca e i Musei Civici di Reggio Emilia, celebra il dialogo tra due opere straordinarie del maestro greco-spagnolo: L’adorazione dei magi e Il Salvatore benedicente. Il primo, riscoperto di recente grazie a un accurato restauro, era rimasto sconosciuto per secoli. Un documentario prodotto dal MAN, diretto da Stefano Conca Bonizzoni, accompagna i visitatori nell’esplorazione di queste opere.
Accanto a El Greco, la mostra “Christiane Löhr. Accumuli”, a cura di Chiara Gatti, presenta una serie di sculture che celebrano la natura attraverso forme leggere e impalpabili. L’artista tedesca, che ha scelto la Toscana come sua residenza, omaggia anche la Sardegna, con piccole sculture che ricordano le torri nuragiche.
La terza esposizione, “Una Szeemann. Scenafenomenica”, a cura di Elisabetta Masala, esplora il legame tra magia, mitologia e natura attraverso l’arte della svizzera Szeemann, con opere che richiamano la tradizione delle janas e la sacralità della Sardegna.
Infine, “Alessandro Biggio. Filira”, curata da Chiara Gatti, presenta un progetto innovativo che fonde pittura e scultura in un unico ambiente organico, dove l’artista utilizza il succo delle bacche di fillirea per creare opere dalle tonalità calde e avvolgenti.