La mostra Il Gioco dell’Arte, ospitata dal Museo CaMuc di Ulassai dal 23 novembre 2024 al 28 febbraio 2025, celebra la visione di Maria Lai, che considerava l’arte come un gioco serio capace di connettere la comunità e il paesaggio circostante.
Dal 23 novembre 2024 al 28 febbraio 2025, il Museo CaMuc di Ulassai ospiterà Il Gioco dell’Arte, una mostra che rende omaggio alla visione di Maria Lai. L’artista, profondamente legata alla sua terra, credeva che l’arte dovesse essere parte integrante della vita quotidiana, nutrendo le persone e creando legami tra individui e natura. La sua idea di arte come gioco serio e disciplinato ha influenzato generazioni di artisti e continua a vivere nella comunità di Ulassai.
La mostra prosegue il percorso iniziato con la Biennale d’arte contemporanea di Ulassai, un progetto nato per consolidare il paese come riferimento per l’arte contemporanea in Sardegna e oltre. La Biennale ha esplorato il rapporto tra arte, ambiente e comunità, riflettendo sull’interazione tra passato e futuro, tradizione e innovazione.
Maria Lai e il sogno del museo
Maria Lai desiderava che il suo paese avesse un museo d’arte contemporanea capace di stimolare il pensiero e il dialogo. La storica casa nel cuore di Ulassai, oggi sede del CaMuc, rappresenta la realizzazione di quel sogno. In questo spazio, l’arte diventa un “gioco serio”, una pratica che richiede allenamento e comprensione dei linguaggi visivi.
Tra le iniziative legate alla Biennale, un focus particolare è stato dedicato al dialogo tra arte e artigianato, con incontri organizzati in collaborazione con Confartigianato Sardegna. Questi eventi hanno messo in luce l’importanza delle tradizioni manifatturiere e la loro evoluzione nell’arte contemporanea.
Sei artisti, un filo comune
Il cuore della mostra Il Gioco dell’Arte ruota attorno alle opere di sei artisti sardi che hanno sviluppato le loro carriere principalmente a Milano: Silvia Argiolas, Nicola Caredda, Roberto Fanari, Silvia Idili, Silvia Mei e Paolo Pibi. Nati tra il 1977 e il 1987, questi artisti condividono un approccio figurativo che fonde elementi moderni e postmoderni, esplorando contaminazioni stilistiche complesse.
Come sottolinea Gianni Murtas, direttore artistico della Biennale, la pittura di questi artisti riflette un intreccio di radici storiche e influenze contemporanee. L’uso della pittura come medium principale, spesso visto come anacronistico, acquista qui una vitalità sorprendente, dimostrando la capacità di reinterpretare il passato per creare nuovi linguaggi.
Omaggio a Maria Lai: oltre l’arte, un impegno civile
Il progetto celebra l’eredità culturale di Maria Lai, riconoscendo il suo contributo non solo all’arte, ma anche alla costruzione di una comunità coesa e consapevole. L’Amministrazione Comunale di Ulassai e la Stazione dell’Arte lavorano insieme per portare avanti questa visione, creando un ponte tra passato e futuro, tra locale e globale.
Il Gioco dell’Arte sarà visitabile fino al 28 febbraio 2025, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva nel mondo dell’arte contemporanea sarda, intrecciata ai valori di partecipazione e riflessione promossi da Maria Lai.