Cagliari: il festival multidisciplinare Officine permanenti 2024

Le Officine permanenti, giunte alla decima edizione, esplorano nuove connessioni tra passato, presente e futuro, con un ricco programma che affronta temi come il recupero strutturale, la crisi idrica e il potere della comunicazione democratica.

Le Officine Permanenti 2024 celebrano la decima edizione con il tema della RiCreazione, esplorando il legame tra passato, presente e futuro. In corso fino a stasera presso Sa Manifattura a Cagliari, il festival offre un viaggio tra seminari, spettacoli e approfondimenti culturali che si concluderanno con un evento speciale il prossimo 14 dicembre. Organizzato dall’associazione IC, con il sostegno di realtà come Studio Esse, l’Ordine Ingegneri di Cagliari e altre istituzioni, l’evento gratuito ha coinvolto il pubblico con contenuti che spaziano dalla filosofia alla sostenibilità, passando per la narrativa e il teatro.

Temi chiave: dal patrimonio idrico alla comunicazione istituzionale

Nella giornata di ieri, gli appuntamenti hanno avuto come protagonisti alcuni temi di grande attualità. L’ingegnere strutturista Antonio Vincis ha aperto il pomeriggio con un seminario sul recupero strutturale delle infrastrutture, illustrando l’importanza della conservazione del patrimonio esistente. Successivamente, il dialogo tra Filippo Menga e Gianluca Cocco ha approfondito il tema della crisi idrica globale, prendendo spunto dal libro “Sete – crisi idrica e capitalismo”. L’incontro ha affrontato il valore dell’acqua come risorsa preziosa e le sfide legate alla sua gestione.

Uno dei momenti clou è stato il dibattito sulla comunicazione istituzionale, che ha visto partecipare Giovanni Grasso, portavoce della Presidenza della Repubblica, insieme al filosofo Silvano Tagliagambe e a Carlo Crespellani Porcella, direttore della rivista InFormazione. I relatori hanno discusso il ruolo della comunicazione nel preservare i valori democratici in contesti sempre più complessi.

Narrazione, teatro e musica per chiudere il festival

La serata si è conclusa con due spettacoli emozionanti: la narrazione interattiva “Alla scoperta dell’isola sconosciuta” di Franz Di Maggio, accompagnata dalle musiche originali di Nicola Agus, seguita dallo spettacolo teatrale “Processo alla transizione energetica” di Gianluca Medas. Quest’ultimo ha messo in scena un processo immaginario sulle tensioni tra progresso tecnologico e sostenibilità.

Oggi, ultimo giorno del festival, il pubblico potrà assistere al reading musicale “Mascighé” di Giampaolo Manca alle ore 18 e alla premiazione del Premio Tesi di Laurea OIC. La chiusura è affidata alla Lectio Pop: Rumore, condotta da Gianni Massa e Azzurra Parisi, che esplorerà il potere dell’arte attraverso le voci di grandi artiste del passato.

About Federica Cardia

Studentessa in beni culturali, cuoca e mamma a tempo pieno. Dopo il diploma come tecnico per il turismo e svariati anni alla ricerca dell'occupazione che più mi si addice, tra cucine, pulizie, e corse in motorino per consegnare raccomandate, ho varcato anche la soglia dell' università alla veneranda età di quasi 30 anni. Fuori corso a causa di diverse vissicitudini, la migliore la mia bambina di 8 mesi, Dafne. Ora giunta quasi alla fine di questo percorso formativo, sarò qui presente per qualche tempo a scrivere per voi.

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