Il percorso formativo della Scuola di specializzazione in beni architettonici e paesaggio dell’Università di Cagliari offre l’opportunità di acquisire competenze per la gestione e il restauro dei tesori storici e culturali della Sardegna, tra cui rotonda di Tempio, carceri storiche e la reggia di Oristano. Le iscrizioni sono aperte fino al 2 dicembre.
La Sardegna è una terra ricca di storia e patrimonio, e uno degli ambiti di maggiore interesse per la sua tutela è quello dei beni architettonici e del paesaggio. In questo contesto, l’Università di Cagliari offre un’importante opportunità per laureati e professionisti nel settore, con l’attivazione della Scuola di specializzazione in Beni architettonici e del paesaggio. Il programma affronta temi cruciali come il riuso, la sostenibilità e l’accessibilità ai beni culturali. Le iscrizioni per il corso, che si chiuderanno il 2 dicembre 2024, sono destinate a chiunque voglia approfondire le proprie competenze nella valorizzazione e conservazione del patrimonio storico, urbano e rurale della Sardegna.
La Scuola, diretta dalla professoressa Caterina Giannattasio, si propone di formare specialisti in grado di lavorare in settori come il restauro di carceri storiche, torri costiere, castelli medievali e altri luoghi di grande valore per la storia dell’isola. Grazie a un team multidisciplinare, che include esperti provenienti da diversi dipartimenti dell’Università e da centri di ricerca nazionali e internazionali, il percorso si concentra sulla preservazione di siti come le carceri di Buoncammino a Cagliari, quelle di San Sebastiano a Sassari, e la reggia giudicale di Oristano. Il programma include anche il restauro di ex ospedali psichiatrici come Villa Clara e Rizzeddu e lo studio di borghi abbandonati come Osidda.
Un titolo preferenziale per il restauro del patrimonio
Ottenere un diploma da questa scuola non è solo un’opportunità formativa, ma anche un vantaggio competitivo per chi desidera intraprendere una carriera nel restauro e nella gestione dei beni culturali. Il titolo rilasciato è, infatti, preferenziale per partecipare a bandi di restauro indetti dalla Soprintendenza, dal Ministero della Cultura e da altre istituzioni che operano nel campo del patrimonio paesaggistico. Gli esperti formati in questo corso sono altamente richiesti per il recupero e la valorizzazione di siti storici, come quelli della Sardegna, un’isola con un enorme potenziale culturale ma anche con sfide uniche legate alla tutela del suo patrimonio.
Nel corso degli anni, la Scuola di specializzazione ha contribuito a formare professionisti che operano a livello nazionale e internazionale, impegnandosi per la conservazione dei luoghi di grande valore storico, ma anche nell’attuazione di pratiche innovative per garantire l’accessibilità e la fruibilità dei luoghi storici. I temi trattati includono il riuso delle strutture, la sostenibilità nella conservazione e la creazione di soluzioni che permettano a tutti di accedere ai beni architettonici preservati, senza compromettere la loro integrità.
Dettagli e opportunità per i partecipanti
Il programma offre 20 posti ogni anno, con borse di studio riservate ai migliori candidati. In particolare, sono previste tre borse di studio per coloro che occupano le prime tre posizioni nella graduatoria. Inoltre, l’accesso al corso è riservato a laureati magistrali in Architettura, Ingegneria edile, Archeologia, e altre discipline correlate. Per candidarsi, è necessario superare una selezione basata su titoli e colloquio. I posti sono limitati e l’istruzione si svolgerà tra gennaio e giugno 2025, rendendo questo un periodo perfetto per avvicinarsi alla professione in tempo per le stagioni di restauro.
La partecipazione a questo percorso formativo costituisce un’opportunità importante, soprattutto in un momento in cui la Sardegna sta affrontando trasformazioni significative nel suo paesaggio e nelle sue strutture urbane. È un’opportunità non solo per valorizzare il patrimonio, ma anche per proteggere i luoghi che raccontano la storia e le tradizioni della regione.
Per maggiori dettagli e per accedere al bando, è possibile consultare il sito ufficiale dell’Università di Cagliari. Per ulteriori informazioni, è anche possibile contattare direttamente l’istituto attraverso il link ufficiale.