Inaugurata nel cortile del Municipio di Cagliari una toccante installazione che ricorda le vittime di femminicidio dal 2006 al 2021. L’Urlo di Penelope è composta dai nomi delle vittime di femminicidio registrate in Italia dal 2006 al 2021
Nel pomeriggio di lunedì 25 novembre 2024, in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, è stata svelata l’opera “L’urlo di Penelope” nel cortile del Palazzo Civico di via Roma a Cagliari. L’opera, creata utilizzando l’innovativa tecnica della calligraphy art, è composta dai nomi delle vittime di femminicidio registrate in Italia dal 2006 al 2021. La realizzazione ha trovato fondamento negli archivi storici messi a disposizione dalla Casa delle donne di Bologna. Questo progetto commemorativo si inserisce nel programma “Feminas – Cagliari contro la violenza – Corpi e Parole“. Rassegna promossa dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione in collaborazione con la Commissione consiliare Pari Opportunità.
Un’opera itinerante verso il cuore della città
Dopo l’inaugurazione ufficiale, l’installazione “L’urlo di Penelope” troverà collocazione definitiva nel suggestivo Parco della Musica di via dei Giudicati, uno spazio pubblico caro alla comunità cagliaritana. Questo spostamento, previsto nei prossimi giorni, mira a garantire maggiore accessibilità al messaggio simbolico dell’opera, sensibilizzando i cittadini su un tema cruciale come quello della violenza di genere.
L’evento si è svolto in un clima di profonda riflessione, sottolineando l’importanza di mantenere viva la memoria delle donne vittime di femminicidio. Le istituzioni locali, rappresentate da personalità come Giulia Andreozzi e Anna Puddu, hanno evidenziato l’urgenza di un impegno collettivo per costruire una società più equa. Maggiori informazioni sul calendario delle iniziative “Feminas” sono disponibili sul sito ufficiale del Comune di Cagliari.
L’opera, grazie alla sua collocazione futura nel Parco della Musica, diventerà parte integrante del patrimonio cittadino, invitando i visitatori a riflettere su un tema che tocca profondamente la nostra società.