L’impegno del Comune di Sassari: Sì a Posto Occupato
Sì a Posto Occupato, istituzione dei Punti viola e alleanza con le istituzioni: Sassari, l’amministrazione comunale in campo contro la violenza di genere. Un bollino viola segnala un luogo sicuro, dove sentirsi protette e ricevere supporto per chiedere assistenza ai centri antiviolenza. Così il Comune di Sassari concretizza il suo impegno nella lotta alla violenza di genere. L’amministrazione promuove un accordo con farmacisti, medici di base e commercianti per raccogliere adesioni volontarie e trasformare farmacie, ambulatori e negozi in Punti viola. La consigliera comunale Vannina Masia, presidente della commissione Politiche sociali, ha presentato il progetto durante il consiglio comunale convocato in seduta solenne per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Masia ha spiegato che i punti viola rafforzano la rete di supporto alle vittime di violenza di genere, offrendo un rifugio e primo supporto. I presidi con il bollino viola saranno affiancati dal Progetto Aurora, il centro antiviolenza e casa di accoglienza per donne e minori del Comune di Sassari, per acquisire competenze necessarie ad aiutare chi vuole emanciparsi da abusi, maltrattamenti e violenza. Il viola rappresenta i lividi e la violenza fisica, ma anche la giustizia e il rispetto da restituire a ciascuna vittima. La parola punto indica un’interruzione, un inizio, la presa di coscienza che ci si può liberare.
La consigliera Melania Delogu ha promosso un ordine del giorno, sottoscritto da tutta l’aula, per aderire alla campagna Posto Occupato
Delogu ha dichiarato che la potenza simbolica della campagna consiste nel riservare un posto vuoto in uno spazio pubblico, per ricordare l’assenza delle donne vittime di violenza di genere. A Palazzo Ducale i posti occupati saranno due, uno all’ingresso e l’altro in sala consiliare. La consigliera Alessandra Corda ha concluso i lavori sottolineando che la violenza di genere esiste nonostante la maturazione culturale e l’acquisizione di consapevolezza.
Oggi la violenza è più sottile e subdola, spesso difficile da vedere. Abbiamo la responsabilità di guidare il cambiamento culturale ed educativo. Il presidente del consiglio comunale, Mario Pingerna, ha ribadito l’alleanza tra forze dell’ordine, operatori sociali, istituzioni e singole persone per contrastare questa piaga. Il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, ha sottolineato l’importanza di correggere, superare e cambiare lo schema culturale che alimenta la violenza, iniziando dall’educazione. La prefetta di Sassari, Grazia La Fauci, ha parlato dell’importanza della prevenzione e dell’educazione per ripudiare la violenza nei comportamenti e nel linguaggio. Eleonora Sanna del Progetto Aurora ha riportato oltre 150 segnalazioni prese in carico da gennaio a oggi, mentre Annarosa Negri, direttrice dei servizi socio-sanitari dell’Asl di Sassari, ha ribadito la priorità della collaborazione tra istituzioni, prevenzione e rafforzamento dei servizi sanitari territoriali. L’assessora alle Politiche sociali, Lalla Careddu, ha evidenziato la necessità di smantellare il patriarcato, che impone modelli distorti di potere.
La giornata è stata aperta dal quartetto d’archi del Liceo coreutico Azuni
Composto da Chiara Casula, Maria Campus, Viola Chiavetta e Andrea Mulas, accompagnati dal professore Gioele Lumbau. Hanno partecipato anche il magnifico rettore dell’Università di Sassari, Gavino Mariotti, e la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Anna Maria Massenti. Oggi la facciata della sede istituzionale del Comune si tingerà di viola. Fino al 7 dicembre sarà possibile visitare la mostra fotografica sul tema della violenza di genere curata da Roberto Pintus in sala Duce. L’installazione collettiva a opera di Maior Scuola d’arte e cultura, curata da Filomena Carboni, sarà visitabile nella sala Rina Sanna per un mese.