Le prime borse di studio in memoria di Ugo Benedetti
Il 25 novembre 2024 è stata una giornata speciale per ESO Srl, che ha celebrato il talento e il merito con la prima assegnazione delle borse di studio intitolate a Ugo Benedetti, fondatore dell’azienda e figura ispiratrice. Otto giovani sono stati premiati per il loro impegno accademico, ricevendo un importante sostegno per i loro percorsi di formazione. Le borse di studio hanno coinvolto studenti sia nei primi anni universitari sia in fase di completamento della laurea magistrale.
Questa iniziativa rappresenta un significativo tributo alla visione di Ugo Benedetti, che ha sempre creduto nell’istruzione come pilastro per lo sviluppo personale e sociale. Benedetti considerava la formazione non solo un diritto, una responsabilità verso le generazioni future, incentivando i giovani a perseguire con determinazione i propri obiettivi.
Durante la cerimonia, Eleonora Benedetti, Presidente del Consiglio di Amministrazione di ESO Srl, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: «Con queste borse di studio vogliamo onorare i valori di mio padre, che ha sempre creduto nei giovani come forza trainante per una società migliore. Investire sulla loro crescita è un impegno che ESO Srl porta avanti con orgoglio.»
Anche Andrea Porcu, rappresentante della Confindustria Sardegna Meridionale, ha evidenziato il valore del progetto: «La formazione e lo sviluppo del capitale umano sono elementi centrali per il futuro delle imprese e della società. Questo progetto ne è un esempio virtuoso.»
Le borse di studio rappresentano un ulteriore passo nel consolidamento dell’impegno di ESO Srl verso il benessere delle famiglie dei propri dipendenti. La scelta di premiare il merito non solo valorizza il talento, ma incarna i principi di equità e responsabilità sociale che l’azienda persegue da sempre.
Con questa iniziativa, ESO Srl non solo guarda al futuro dei giovani premiati, ma ribadisce il ruolo centrale della formazione nella costruzione di una società più prospera e sostenibile. Un tributo sentito alla memoria di Ugo Benedetti e un atto concreto di fiducia nelle nuove generazioni.