Onifestival: tra musiche identitarie e tradizioni, Oniferi celebra la quinta edizione
Un viaggio nella cultura sarda e oltre con Onifestival: appuntamenti, tradizioni e scambi internazionali
A Oniferi, piccolo borgo della provincia di Nuoro, si rinnova l’appuntamento con Onifestival. L’evento, è una rassegna culturale dedicata alla valorizzazione delle musiche identitarie e delle tradizioni locali. Giunto alla sua quinta edizione, il festival del 2024 si snoda su tre giornate, il 30 novembre, l’1 dicembre e il 20 dicembre. L’evento, organizzato dall’associazione culturale San Gavino in collaborazione con l’amministrazione comunale, celebra le radici culturali del territorio, offrendo uno sguardo sia locale sia internazionale.
Il 30 novembre e il 1 dicembre, il festival coincide con il circuito di Cortes Apertas, che invita i visitatori a scoprire i luoghi più suggestivi del borgo. Tra archeologia, cultura pastorale e imprenditoria locale, Oniferi propone un viaggio tra tradizione e innovazione. Il programma del 30 novembre si apre alle 18:00 in piazza Sant’Anna con i canti a tenore e la musica polifonica. Si esibiranno gruppi come il Tenore San Gavino di Oniferi, il Tenore Su Riscattu di Lodè e il Coro Paulicu Mossa di Bonorva. La giornata successiva, sempre in piazza Sant’Anna, è dedicata ai canti logudoresi, con artisti come Daniele Giallara e Franco Figos, accompagnati da Alessandro Carta alla chitarra.
L’identità sarda incontra il mondo
Un altro momento di grande suggestione sarà il concerto gospel del 20 dicembre, ospitato nella chiesa di San Gavino alle 18:30. Si esibiranno la corale Cedric Shannon Rives e il coro Voches ‘e Ammentos de Garteddi. Fondato nel 2018, Onifestival si propone di mettere in dialogo la musica tradizionale sarda, in particolare il canto a tenore, con espressioni artistiche di contesti nazionali e internazionali.
L’associazione culturale San Gavino, attiva dal 2001, ha reso Oniferi un punto di riferimento per la promozione del patrimonio musicale e linguistico della Sardegna, portando il canto a tenore fino a Parigi per rappresentare la regione presso l’Unesco.