Una serata di cultura e tradizione al teatro civico O. Fallaci di Ozieri
La sessantacinquesima edizione del Premio Ozieri di poesia e letteratura sarda, un’autentica Olimpiade della lingua sarda, si è conclusa con una serata ricca di emozioni e riconoscimenti. L’evento, tenutosi al teatro civico “O. Fallaci” di Ozieri, ha celebrato la diversità e la ricchezza delle varianti linguistiche sarde, dalla Barbagia alla Gallura, in un’atmosfera di grande partecipazione. Il concorso, fondato 68 anni fa da Tonino Ledda, ha dimostrato ancora una volta la sua importanza nella valorizzazione di un patrimonio culturale unico.
La serata, condotta in limba da Pier Sandro Pillonca, si è aperta con l’intensa lettura di Clara Farina e l’esibizione del Coro Ilune di Dorgali, diretto da Alessandro Catte, che ha incantato il pubblico. Il loro contributo musicale ha ricevuto il Trofeo “All’Arte”, confermando il valore della tradizione musicale sarda. Dopo i saluti del presidente Vittorio Ledda, si è dato il via alla premiazione delle diverse sezioni del concorso.
Tra i premiati nella sezione Poesia “Cantigu Antoni Cubeddu” spicca il primo posto assegnato postumo a Salvatorangelo Murgia di Macomer, con l’opera “A s’amigu caru Bannantoni Busio”. Sul podio anche Dante Erriu di Silius e Andrea Columbano di Calangianus. Una menzione speciale è andata a Mario Solinas, autore emigrato in Piemonte, per il componimento “Alassio, li néuli”.
Prosa e riconoscimenti speciali
Nella sezione Prosa “Tonino Ledda”, il primo premio è andato a Domenico Battaglia di La Maddalena con “Infernu e paradisu”. Il secondo e il terzo posto, rispettivamente a Giuseppe Tirotto di Castelsardo e Giancarlo Secci di Nurri. Anche in questa categoria, il livello delle opere ha sottolineato il profondo impegno degli autori nella tutela della lingua sarda.
Tra i momenti clou della serata, il Trofeo “Premio Ozieri” è stato consegnato dal sindaco di Ozieri, Marco Peralta, all’economista di Bitti Luigi Guiso. La sezione Poesia “Antoni Sanna” ha visto trionfare Antonello Isoni di Palau con “Tarra di ghèrra e di branu”, mentre il secondo e il terzo posto sono andati a Giovanni Piga di Nuoro e Luca Meledina di Ozieri.
Un importante riconoscimento alla cultura è stato assegnato a Sebastiano Pilosu di Torpè per il suo impegno nella tutela del canto a tenore, mentre il premio “Città di Ozieri” è andato al pedagogista Lorenzo Braina.