Il pane sardo tradizionale senza glutine diventa realtà: la svolta tecnologica dell’Università di Cagliari
Innovazione e tradizione: il progetto dell’Università di Cagliari per un pane sardo senza glutine
Il profumo e la bontà del pane tradizionale sardo, con la sua crosta croccante e il cuore soffice, sono ora accessibili anche a chi deve rinunciare al glutine. È questa la rivoluzione portata avanti dall’Università di Cagliari, in collaborazione con un consorzio di aziende locali, che ha dato vita a un progetto unico per produrre un pane sardo senza glutine. L’iniziativa unisce la tecnologia più avanzata con la ricchezza delle ricette tradizionali, offrendo una nuova prospettiva per il settore agroalimentare della Sardegna.
Il team dell’Università, guidato da esperti in alimentazione e biotecnologie, ha lavorato per mesi per trovare soluzioni innovative capaci di rispettare le caratteristiche organolettiche del pane sardo, come il carasau o il civraxiu, senza compromettere il gusto. “Abbiamo studiato a fondo i processi di panificazione tradizionali, adattandoli per eliminare il glutine senza sacrificare la qualità”, spiega uno dei ricercatori coinvolti. Grazie all’impiego di farine alternative e tecniche innovative, si è ottenuto un prodotto che conserva l’essenza della tradizione, ma è accessibile anche a chi soffre di celiachia o intolleranze alimentari.
Sardegna, tradizione e tecnologia unite per il futuro del pane
Il progetto, supportato da un consorzio di aziende sarde, non mira solo a creare un pane senza glutine di alta qualità, ma punta anche a valorizzare il patrimonio culturale dell’isola. Ogni forma di pane, dal moddizzosu al pistoccu, racconta una storia di territorio e comunità. “Volevamo preservare questi racconti e adattarli alle esigenze del nostro tempo”, sottolineano i partner aziendali.
Questo pane innovativo potrebbe aprire nuove opportunità commerciali per i produttori locali, che stanno già lavorando per portarlo nei mercati nazionali e internazionali. L’obiettivo è rendere la Sardegna un punto di riferimento per l’innovazione alimentare, senza mai perdere il legame con le sue radici.