“La Guardia alla Luna” di Massimo Bontempelli in scena al TsE di Cagliari
Un dramma poetico e struggente, La Guardia alla Luna di Massimo Bontempelli, sarà in scena sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre al Teatro Senza Quartiere (TsE) di Cagliari. Lo spettacolo, prodotto dalla Compagnia Salvatore Della Villa e adattato e diretto da Salvatore Della Villa, è un’opera che esplora il confine tra la realtà e l’irrealtà, tra il dolore e l’immaginazione, con la partecipazione inoltre di Chiara Serena Brunetta, Alfredo Traversa, Elisabetta Tucci e Serena Serra.
Una madre alla ricerca della verità
La storia si concentra sulla figura di Maria, una madre che ha perso la sua bambina. Incapace di accettare la realtà della morte, Maria sviluppa una convinzione ossessiva: la sua figlia è stata rapita dalla Luna. La donna si mette in viaggio per fermare l’astro e impedire che rapisca altri bambini, trasformandoli in raggi di luce. Il dramma si sviluppa attraverso un percorso mentale tortuoso, in cui Maria interagisce con una serie di personaggi che sembrano essere le proiezioni della sua mente: la Suora, il Delegato, i Naviganti, l’Amico, e altri, tutti simboli di fantasmi del suo passato.
La struttura dell’opera, in sette quadri, rimanda quindi alle caratteristiche dello Stationendrama, un genere teatrale di tipo espressionista, che esplora la dimensione del conflitto interiore. Maria, pur muovendosi in un universo onirico e delirante, resta il cuore pulsante dell’opera, il perno su cui si fonda la tensione drammatica.
Un’opera che fonde dolore e arte
“La Guardia alla Luna” è un’opera che, pur affrontando temi tragici come la morte di un figlio e la follia che ne deriva, riesce a trasfigurarli nell’arte. Il regista Salvatore Della Villa sottolinea che la vicenda di Maria «scorre nella pietà» per la condizione umana e il suo dramma, reso tanto più potente dall’ironia dell’autore, che alterna momenti di tragicità a situazioni grottesche e beffarde.
Il finale dello spettacolo è inevitabilmente tragico. Maria, nella sua ossessione per la luna, arriva a sacrificarsi, cercando di fermare il destino che le è stato imposto e riunirsi idealmente con la figlia perduta. In questo sacrificio, la sua figura assume una dimensione quasi mistica, simile a quella della madre cristiana che si offre come martire per il suo dolore.
L’eredità di Massimo Bontempelli
Scritta nel 1916 e pubblicata nel 1920, La Guardia alla Luna si inserisce nella vasta produzione teatrale di Massimo Bontempelli, uno degli autori più significativi della cultura italiana del Novecento. La sua scrittura si caratterizza per una fusione tra realismo crudo e simbolismo, e per l’uso di una lingua che mescola il popolare e il poetico. Il dramma, pur avendo un’impronta moderna, si ispira anche alle radici più profonde del folklore e della cultura popolare, cercando di dare un volto e un senso a un dolore che è, per sua natura, indicibile.
Questa rappresentazione si inserisce nel progetto “Teatro Senza Quartiere”, un’iniziativa culturale che porta il teatro nei luoghi più significativi della città, favorendo così un accesso culturale diretto alla comunità. L’appuntamento con La Guardia alla Luna è dunque un’opportunità imperdibile per scoprire un grande classico del teatro italiano, in una nuova e intensa interpretazione.