Le scoperte delle due specie erbacee bulbose a fioritura autunnale, rinvenute nel Parco regionale di Porto Conte, sono di grande rilevanza scientifica e testimoniano l’importanza delle aree protette nella conservazione della biodiversità. Queste specie rare sono state individuate dai ricercatori del Dipartimento di Scienze chimiche, fisiche, matematiche e naturali dell’Università di Sassari.
Quali sono le due specie erbacee scoperte?
Urginea fugax:
Questa specie, una delle due erbacee, è stata segnalata oltre 20 anni fa dalla botanica algherese Franca Valsecchi, ritrovata nuovamente a fine settembre. La popolazione individuata a Cala Dragunara, all’interno del Parco regionale di Porto Conte, conta circa 150-200 individui. Questo ritrovamento è significativo perché, fino ad ora era scomparsa ed è una testimonianza della sua resistenza e adattabilità.
Colchicum (Colchico):
La seconda scoperta riguarda una specie del genere Colchicum, da cui si estrae la colchicina, una sostanza utilizzata in medicina. Questa specie è stata trovata a ottobre in una piccola popolazione (30-50 piante) nell’area di Marina di Lioneddu, sempre nel Parco regionale di Porto Conte. Si tratta della prima segnalazione di questa specie nell’area di Alghero.
L’importanza di queste nuove scoperte
Questi ritrovamenti non solo mettono in evidenza la ricchezza della biodiversità presente nel Parco regionale di Porto Conte, ma sottolineano anche l’importanza dei monitoraggi scientifici, come evidenziato dal ricercatore Alfredo Maccioni. Le specie ritrovate, infatti, sono tipiche delle specie endemiche mediterranee.
Vivono in ambienti costieri aridi e sono spesso frammentate in piccole popolazioni, come nel caso delle piante scoperte. Questo evidenzia l’importanza di proteggere questi ecosistemi fragili e di investire risorse nelle attività di ricerca e conservazione per monitorare la loro evoluzione e preservarne la biodiversità.
La scoperta di queste specie rare conferma, quindi, il valore delle aree protette come serbatoi vitali di biodiversità, che necessitano di continue attenzioni per garantire la conservazione di specie uniche e particolarmente vulnerabili.